Facchetti Jr: “Il vero tifoso non ama solo delle cifre faraoniche”

 

Gianfelice Facchetti, figlio del grande Giacinto, ha parlato della cessione delle quote di maggioranza al Suning Group, smorzando gli entusiasmi. Queste le sue parole: “Nostalgia del passato? Non particolarmente, perché ormai così va il calcio, il quale è diventato un comparto dello show business e risponde più alle regole dello spettacolo che a quelle dello sport. 

Alla maggioranza dei tifosi brillano gli occhi dinanzi a certe cifre stellari che porterebbe il nuovo colosso cinese. La minoranza invece è quella che avrebbe preferito un profilo più basso, magari con un’identità più legata alla città di Milano. Io mi schiero con l’estrema minoranza, cioè con quelli che pensano che era ora di smetterla di giocare a “rischiatutto”, ma che la pancia del tifoso non si sazia sbandierando somme faraoniche, ma piuttosto con i contenuti tecnici e se possibile culturali, ossia una maggiore attenzione alla storia e la tradizione dell’Inter e quindi anche alla nostra lingua. Negli ultimi tre anni da Thohir non ho sentito rilasciare un’intervista in italiano. Ai nostri tecnici che vanno a lavorare all’estero è richiesta la conoscenza della lingua di quel Paese, penso che anche i cinesi abbiano il dovere di imparare l’italiano per comprendere meglio anche la realtà in cui si sono calati e per non dare l’impressione che non sono qui solo di passaggio”.