Thohir: “Ecco perchè ho scelto Zhang Jindong”

L’ex patron dell’Inter, ora socio di minoranza, Erick Thohir, che ha ceduto la maggioranza delle quote al Suning Group di Zhang Jindong, spiegando come è avvenuta questa cessione, intervistato dall’emittente cinese, CTTV:

“Guardate alla storia dell’Inter, è fatta di imprenditori. Anche quando Moratti mi ha scelto, beh io sono un  imprenditore. Per trovare un partner in Cina, c’è bisogno di trovare la chimica, la stessa visione, le stesse idee. Dopo aver valutato diverse opzioni, abbiamo pensato che mister Zhang fosse il partner giusto perché è un imprenditore importante. E lui crede nell’industria del calcio, crede che possa crescere in futuro. E molti manager lo credono. E la stessa cosa è successa quando mi ha scelto Moratti. Anche i manager che ho portato dovevano lavorare con la stessa visione di Moratti. Ora, negli ultimi due anni, ero solo.  Ma adesso abbiamo un management forte, un management globale. Abbiamo costruito qualcosa. Abbiamo i migliori in Italia, abbiamo i migliori anche non italiani. E si vedono i risultati. Siamo saliti da ottavi a quarti, i ricavi sono saliti da 164 milioni a 186 milioni senza Europa. Il prossimo anno saliremo oltre i 200 milioni. Ma il calcio sta cambiando, è un’era di super club. Il gap tra i top club e gli altri si sta ampliando”;

Progetto Inter:
“L’Inter è in top 10 come brand al mondo, è il primo club italiano in Cina. Ma siamo 17esimi come fatturato. Nelle prime trenta squadre, per fatturato, ci saranno 20 sono inglesi con i nuovi diritti tv. Quindi l’Inter potrebbe scivolare da 17esima a 22resima. Trovare un partner che crede nel progetto è importante, trovare un partner che ha passione per il calcio è importante. Abbiamo in Cina oltre 100 milioni di tifosi, ora possiamo lavorare insieme. Non possiamo aspettare i soldi dei diritti tv. E’ la serie A che deve pensarci, è la Serie A che deve cambiare, deve cambiare gli orari dalle 4 di mattina alle 9. E’ per questo che la Liga sta crescendo in Cina. Ma questa cosa non la posso controllare. L’Inter ha giocato sempre alle 20:45, siamo quelli che hanno giocato più spesso a quell’orario, così è difficile. Abbiamo perso tanti tifosi, dovevamo cambiare strategia. Dobbiamo essere forti in Asia e Cina. E’ per questo che ai miei partner dico: abbiate fiducia nel mio management e in me, io ci sarò e dedicherò il mio tempo a quello per cui mi sono impegnato. Ero da solo all’inizio, ora ho una squadra. Sono più rilassato. E’ tempo di riportare l’Inter al livello dove vogliamo che stia, dove è previsto nel nostro piano quinquennale. Non è facile ma devo trovare una via”.