Adani: “Inter, solo Banega non basta”
L’ex difensore dell’Inter, Daniele Adani, ora opinionista Sky, ha parlato del mercato dell’Inter, soffermandosi sull’acquisto di Ever Banega, e sulle prestazioni di Murillo in Coppa America, ai microfoni di Tuttosport:
L’Inter migliora con Banega:
“Tanto. L’ex giocatore del Siviglia ha pensiero di gioco, equilibrio, sa gestire bene il possesso della palla, permette agli altri di posizionarsi nel miglior modo possibile. Per caratteristiche tecniche e tattiche è l’ideale per l’Inter, ma porterà anche personalità e leadership. Banega è un giocatore trasformato nelle ultime stagioni, ha trovato la continuità necessaria per stare ad alti livelli in Europa. Ha assaporato le vittorie e le ha messe nel suo bagaglio”;
Banega regista:
“Non risolverà i problemi dell’Inter da solo, ma dal suo inserimento possono beneficiarne in tanti. Però evitiamo di mettere etichette: Banega non è un regista. E a chi diceva: “All’Inter serve un Pirlo”; ricordo che di Pirlo ce n’è uno solo. L’Inter ha bisogno di migliorare il suo gioco, non basta un giocatore”;
Banega perfetto per il 4-2-3-1 di Mancini:
“Nel 4-2-3-1 o nel 4-3-3 ci sono sempre tra centrocampisti, in un sistema giocano con un vertice alto, nell’altro in linea. Il gioco però deve essere fluido, i giocatori scambiarsi le posizioni. Questo è il calcio moderno e Banega lo sa interpretare bene, basta vedere come si muove nell’argentina. E poi vi chiedo, nel Siviglia fra Banega, N’Zonzi e Krychowiak chi era il regista? Nessuno”;
Sulla coesistenza possibile tra Banega e Tourè:
“Assolutamente si. Se Touré dovesse arrivare sarebbe titolare, per caratura internazionale, qualità ed esperienza. L’ivoriano può però giocare sia da vertice alto come trequartista centrale nel 4-2-3-1, ma anche nei due mediani, seppur con meno smalto atletico rispetto a qualche stagione fa. Però questo non limiterebbe i suoi inserimenti. Con Banega formerebbero un grande centrocampo e potrebbero scambiarsi le posizioni”;
Chi insieme a Banega e Tourè:
“Kondogbia continuerà a migliorare, mostrando i progressi della seconda parte di stagione. Brozovic ha un grande potenziale, bisognerà capire però se rimarrà. E non scordiamoci Medel: se l’Inter vuole migliorare, è giusto pensare a un giocatore di maggiore qualità nel suo ruolo, ma Medel ha continuità di rendimento e prestazioni, incide sui compagni. E poi è utile in difesa. Medel nella rosa dell’Inter è fondamentale, così come Miranda in difesa: la squadra di Mancini deve ripartire dal brasiliano, è una guida sicura e imprescindibile”;
Murillo in Coppa America ed il suo possibile sacrificio:
“Sta facendo un ottimo torneo come accadde 12 mesi fa quando fu il miglior difensore. Quando è concentrato, Murillo è uno dei migliori difensori, un mix fra i centrali moderni e gli stopper del passato. Il suo problema , però, è la testa. Dopo un buon girone di andata, ha disputato un ritorno pessimo, ricco di errori. Deve fare il salto di qualità interiore e capire se può diventare grande in un club importante come l’Inter o vivere in una dimensione minore”.