Diego Alberto Milito ha parlato a tutto campo delle sue esperienze e sei suoi ricordi all’Inter.
Il Principe ha parlato del suo ritiro, ma anche delle emozioni del 2010: “È difficile spiegare con parole ciò che si prova per un club. Sono molto grato al Racing per tutto quello che mi ha dato da quando avevo 8 anni. È il club che mi ha dato l’opportunità di fare la mia carriera. La mia gratitudine è per avermi formato come giocatore e come persona.
Il calcio mi ha insegnato tanto, soprattutto nelle difficoltà e nei momenti più complicati, come gli infortuni. Lì mi ha mostrato una parte di me di cui non ero a conoscenza. All’Inter ci sono stati tanti momenti indimenticabili. È stato il punto culminante della mia carriera. Ho avuto la fortuna di vincere dei trofei. Vincere quella Champions è stato meraviglioso, i festeggiamenti sono stati interminabili. Mourinho? Conservo tanti bei ricordi di José, sia come allenatore che come persona. Come tecnico non lo scopro di certo io. Fa esprimere al 100% i suoi giocatori. È un grande gestore del gruppo.
Quell’anno ci sono state alcune sorprese. Nessuno si aspettava che il Mazembe sarebbe arrivato in finale dopo aver eliminato l’Internacional di Porto Alegre. Ha buttato fuori i campioni sudamericani. È stata una finale straordinaria. Vincere il Mondiale per Club ha un sapore speciale per un giocatore sudamericano. Siamo cresciuti con questa competizione. È davvero speciale in questa parte del mondo.
La Nazionale? Da un lato mi sarebbe piaciuto giocare un altro Mondiale. Però sono soddisfatto di aver avuto almeno un’opportunità”.