L’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, presente ieri al matrimonio di Samuel Eto’o, ha parlato dell’ingresso di Suning all’interno della società, dei loro progetti e dei meriti di Erick Thohir, intervistato ai microfoni de Il Corriere dello Sport:
“Mi fa piacere che la gente mi voglia ancora bene ed è carino che non si dimentichino di me, ma io sono uscito dall’Inter tre anni fa, non adesso. Ho conservato la carica di presidente onorario per un po’, ma le scelte erano di altri. Da tifoso invece non mi sono mai… dimesso e mai mi dimetterò. Adesso credo che la presenza di un gruppo solido e forte come il Suning sia una cosa importante. Il loro ingresso nel calcio italiano è una bella notizia perché è gente seria, che fa le cose per bene. Ho avuto il piacere di conoscerli a Milano, quando sono venuti ad assistere alla gara contro l’Udinese, e mi hanno fatto davvero un’ottima impressione. I loro progetti sono importanti e vogliono riportare l’Inter a vincere. È una bella notizia e mi auguro proprio che ci riescano. È stato bravo a coinvolgerli Thohir perché tra i possibili partner che poteva trovare, sicuramente ne ha scelto uno che offre ampie garanzie sotto tutti i punti di vista. Quali saranno i rapporti di forze tra di loro, è una cosa che non mi compete. Io ho venduto le mie quote a Thohir e adesso se la vedranno loro. Io sarò sempre tifoso e spero che la squadra e i tifosi si tolgano altre soddisfazioni. Le mie da presidente me le sono tolte…
Mancini? Non credo che lui sia in discussione perché è un grande allenatore e può far bene dopo aver rimesso a posto molte cose in questo anno e mezzo.
Touré? Se arriverà o no all’Inter, dovete chiederlo a Mancini o ad altri. Il mercato dipende molto anche dal fair play finanziario e dai vincoli che vanno rispettati. Detto questo, credo che il Suning abbia tutta l’intenzione di costruire una squadra competitiva e che possa far bene. Un gruppo come il loro se ha investito nell’Inter vorrà sicuramente ottenere un certo tipo di risultati. Questa per i tifosi è una garanzia”.