In attesa dell’assemblea straordinaria del 28 giugno, in cui si ufficializzerà l’ingresso del Suning Group a capo dell’Inter, ci sono alcuni aggiornamenti su possibili risvolti societari, dati da La Gazzetta dello Sport:
“Quello che Moratti farebbe fatica a smentire è che i cinesi gli avrebbero proposto la presidenza quando Thohir sarà uscito definitivamente, al più tardi ad ottobre, dopo l’approvazione dell’ultimo bilancio della sua gestione, e che lo ritengono molto importante per capire come muoversi in una realtà per loro così nuova. Una mossa che solo in apparenza può sembrare poco rispettosa nei confronti di Thohir, che stando agli annunci resterebbe azionista di minoranza con il 31%.
In verità Suning intende sfruttare le conoscenze e l’esperienza di un uomo che vive in Italia, ama e respira Inter da sempre. Moratti ha declinato l’invito a tornare numero uno, ma ribadito ai cinesi l’importanza di prendere dirigenti italiani, se non addirittura interisti. Come detto tra le righe subito dopo l’annuncio di Nanchino del 6 giugno («E’ pieno di alti dirigenti e banchieri interisti che sarebbero pronti a dare una mano»), Moratti crede che come uomo forte in società potrebbe servire un profilo più finanziario, non per forza legato al mondo del calcio”.