Il giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, ha parlato del caso che sta tenendo banco in casa Inter, con Wanda Nara, moglie ed agente di Mauro Icardi, che ha paventato una possibile partenza del capitano nerazzurro alla luce di alcune promesse non mantenute. Questo il suo giudizio, espresso nell’editoriale su Tmw:
“Non inquietante ma sicuramente “fastidiosa” è anche la faccenda Wanda-Inter. Faccenda che riassumiamo per come ce l’hanno raccontata dalla società (e quindi – lo riconosciamo – “di parte”). Dunque, Wanda avrebbe chiesto un incontro per rivedere il conquibus del compagno Maurito, la società avrebbe risposto “abbiam già fatto un anno fa, può bastare”. A quel punto la signora è uscita sui social con la faccenda del club “che avrebbe necessità di vendere per questioni di carattere economico”, l’Inter dal canto suo ha fatto sapere che il ragazzo “è incedibile” e che le uscite della Nara sono “quantomeno inopportune”, la signora a sua volta ha fatto tutto un ragionamento molto approfondito su “valore del cartellino che non si sposa con lo stipendio del capitano, tra l’altro corteggiato in passato e nel presente da molti club danarosi”.
In totale un bel casino che, tra l’altro, ha prodotto scomodi risultati: 1) Mauro che stava facendo progressi da gigante quanto a “dichiarazioni populiste che non dicono nulla ma sono indispensabili per diventare un bravo capitano” si ritrova azzerato nella sua credibilità da condottiero. Un vero peccato. 2) Wanda Nara non sarà mai più accettata come “first lady” nerazzurra e la cosa può sembrare anche poco importante ma certo non aiuta una squadra che ha bisogno di certezze. 3) Certe sparate prestano il fianco al “cazzeggio mercataro” tipo “Icardi può andare alla Juve” o “L’Inter è alla frutta” o “l’Inter è chiaramente già in crisi” o “i cinesi non c’hanno una lira” o “il mercato fa schifo perché al 12 luglio sono arrivati solo Banega, Ansaldi e Erkin e invece dovevano arrivarne molti altri tipo Candreva, Jesus, Joao Mario, Berardi e fa niente se poi il totale fa 23213 giocatori: bisogna comprare tutti!”. Insomma, un bel pastrocchio”.