Tra problemi di gestione, incomprensioni in società e preparazione sul campo, in casa Inter si continua a lavorare sul fronte mercato. Dopo l’arrivo di Banega, il problema del regista sembrava esser risolto, ma la verità è che il solo argentino non basta e la società è a lavoro per rinforzare ancora di più la linea mediana del campo.
La trattativa per il gioiello dello Sporting Lisbona Joao Mario, via Suning, sembra essere definitivamente tramontata, Yaya Tourè pare non arriverà, su Witsel continuano ad esserci solo voci e tutto dipenderà dall’addio o meno di Brozovic, ma la dirigenza non ha certamente smesso di lavorare, l’obiettivo della nuova dirigenza è di cambiare qualcosa anche nel cuore del centrocampo.
In casa Inter si continua quindi a lavorare, ma i papabili devono avere caratteristiche ben precise, la politica del gruppo Suning è di non presentare grandi offerte per giocatori vicini o oltre i 30 anni d’età. E’ proprio questa la ragione per cui la pista Biglia è stata immediatamente accantonata di fronte alle richieste superiori ai 20 milioni di euro del presidente della Lazio Lotito.
I nuovi proprietari nerazzurri sono disposti a spendere, ma devono esserci le condizioni per farlo, all’Inter arriverà solo ed esclusivamente colui che rappresenta un potenziale investimento per il futuro, non si acquisterà solo per il gusto di farlo. I nerazzurri hanno un progetto a lungo termine ed a conferma di ciò, ecco l’interesse per i vari Berardi, Gabriel Jesus e Joao Mario. A rispondere alle caratteristiche richieste però ci sono altri profili interessanti, e rispondono ai nomi di Diawara del Bologna, Paredes della Roma (un giocatore che a Mancini piace molto), Ruben Neves del Porto.
Tutti calciatori con grandi margini di crescita e valutazioni già più o meno importanti ma con la personalità e l’esperienza maturata in questi anni per imporsi in una realtà del calibro dell’Inter.
Fonte: calciomercato.com