Biasin: “Inter, disastro mediatico. Ma la colpa non è dei giornalisti”
Il giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, ha parlato della situazione in casa Inter, definita come vero e proprio disastro mediatico, additando due responsabili su tutti nel suo editoriale su Tmw:
“In casa nerazzurra si sta perdendo una grande occasione. Poteva essere l’avvio di stagione dei sorrisi, della distensione, del “è appena arrivata una nuova proprietà, lavoreremo con senno”, invece si è deciso di fare confusione. Neanche il tifoso più pessimista poteva immaginare che i problemi potessero essere generati non da questo o quel tesserato, bensì dai due dipendenti più rappresentativi: il capitano e l’allenatore. Allucinante. L’Inter non è una squadra che ha bisogno di comprare 21312 nuovi giocatori, semmai ha bisogno tre prospetti di prima fascia (e li avrà, per Gabriel Jesus, arrivo non prima di gennaio, offerti 30 milioni), ma con i titoloni sui giornali dettati dall’atteggiamento della sua guida in panchina e del suo giocatore più celebrato, ha prestato il fianco a quelli che “in ritiro c’è casino e sul mercato non succede niente: crisi”.
Totale: un disastro mediatico la cui responsabilità per una volta non è degli infami giornalisti (o almeno non solo), ma di chi ai sorrisi (magari anche solo di facciata) ha preferito anteporre gli interessi personali, i musi lunghi, i capricci (“voglio Yaya! Yaya è forte! Chi non lo capisce di calcio non capisce!”) o le mogli imbizzarrite. Davvero un pessimo inizio alimentato, se vogliamo, anche dalla dirigenza: il direttore sportivo ha il contratto in scadenza e non si sa se sarà confermato, il resto dei rappresentanti fatica a mettere pace tra una dichiarazione “non controllata” e un brontolio da quarta elementare. Un vero peccato”.