Gianfelice Facchetti dice la sua sui casi Icardi e Mancini
Gianfelice Facchetti, figlio dell’ ex leggendario presidente e prima ancora calciatore dell’ Inter, Giacinto Facchetti, ha parlato dei casi Icardi e Mancini che stanno tenendo banco in casa nerazzurra, interventuo ai microfoni di Sky Sport:
Su Mancini:
“Probabilmente è difficile esternare e trovare conclusioni in una fase in cui sta cercando di capirci anche lui in una società che è in cambiamento. Mancini ha diversi interlocutori ed è da prendere questo silenzio per quello che è, ma si deve lavorare, ci tiene perché la squadra prenda forma e quindi bisogna concentrarsi sul calcio giocato più di quello parlato. Lui fa l’allenatore e vorrebbe concentrarsi sul campo e basta”.
Su Icardi capitano come Giacinto:
“Non conoscendolo di persona non mi permetterei di dirgli nulla. Da tifoso mi aspetterei atteggiamento diverso in una fase così delicata non è il modo doi chiedere il rinnovo in questa fase soprattutto perché è un capitano. C’è un tempo per chiedere l’adeguamento, ma c’è un momento di caricarsi sulle spalle la squadra in un momento delicato. Sono responsabilità che hanno quelli che portano la fascia, quello definisce un ruolo altrimenti si farebbe come tra amici, una volta ciascuno. Ha toppato nei modi e nei tempi. Questo non vuol dire che non ci sia nulla di sanabile o conciliabile, ma tutto deve partire da un riconoscimento di uno sbaglio da parte sua”.
Su Suning:
“Difficile giudicare da fuori. La tempistica di tutto questo cambiamento non era in sintonia con i tempi di programmazione della stazione. E’ successo ma servirà a fare le basi per il futuro. Si sapeva che il club avrebbe avuto le mani legate in questa sessione. Si stanno prendendo le misure all’inizio di una nuova stagione. Prendere una posizione netta davanti ad una dimostrazione di supponenza del suo capitano sembra una dimostrazione di forza. Hanno fatto capire che una società c’è e sta prendendo possesso del suo ruolo. E fa capire che non ci si può essere nessun ricatto da parte di alcun agente, chiunque sia. E’ un modo per dare un segnale di presenza”.
Sul fumetto dedicato a Giacinto:
“Ci mancava, è bellissimo e pieno di immagini. Ci sono delle immagine oniriche e a volte legati ai sogni di papà che voleva farsi un viaggio lunghissimo con un camion, ma che non ha mai potuto fare. Si tirano le fila della sua storia”.
Sul mercato svolto sino ad ora:
“La squadra è migliorata. Con la partenza di Juan Jesus qualcosa manca in difesa, ma quello che è stato fatto finora dà i presupposti per fare in modo che la squadra faccia un altro passo verso la parte alta della classifica”.