De Boer: “Ho capito che era il momento giusto di lasciare l’Ajax”
De Boer alla fine della scorsa stagione ha capito di dover staccare
Il tecnico olandese dell’Inter, Frank De Boer, è tornato a parlare del suo vecchio club, l’Ajax, in particolare modo della sua ultima stagione con il club di Amsterdam.
L’intervista al Voetbal International
Ecco le parole di Frank De Boer: “Ho notato che era il momento giusto per lasciare. Quello era un segno (il fatto di aver perso lo scudetto all’ultima giornata). All’inizio dell’estate mi ha preso improvvisamente una strana sensazione. La pre-stagione stava per iniziare e ho capito che dovevo andare via. Ho pensato: ci risiamo, di nuovo la stessa melodia, di nuovo al De Lutte (campo di allenamento). Non intendo certo mancare di rispetto, era solo la mia sensazione in quel momento e non l’avevo mai avuta”.
Prosegue De Boer: “Adesso capisco perché alcuni allenatori di tanto in tanto prendono un anno sabbatico. Pep Guardiola lo ha fatto dopo il suo periodo con il Barcellona, l’allenatore di pallacanestro Ton Boot ha fatto lo stesso dopo anni intensi. Poi sono tornati a lavorare con rinnovata energia”.
De Boer conclude augurando il meglio al suo successore Peter Bosz: “Spero possa fare il meglio per l’Ajax. Il mio obiettivo con i lancieri è lo stesso del suo, non sto dicendo che l’ho sempre fatto, ma la mia intenzione era quella di giocare in velocità e più in alto possibile per mettere pressione all’avversario. E volevamo palla indietro nel giro di pochi secondi. Il problema è stato che a volte era difficile giocare in profondità contro squadre che mettono un autobus davanti alla loro porta. Quando inoltre si gioca con cinque uomini di fronte alla palla e pure i nostri difensori salivano a pressare si diventava vulnerabili. Ecco perché ho fatto molta attenzione alla parte del campo nella quale tutta la squadra pressa”.