L’ ex fuoriclasse dell’ Inter, Mariolino Corso, ha parlato della situazione in casa Inter, parlando del cambio di allenatore, della sconfitta contro il Chievo e delle voci di mercato intorno alla rosa nerazzurra, intervistato ai microfoni di Tmw Radio:
Sulla sconfitta contro il Chievo:
“La mia idea ovviamente non è positiva, ho rivisto la vecchia squadra. Probabilmente c’è qualche problemino nella conoscenza del gruppo, l’allenatore ha provato a fare qualcosa ma deve fare in fretta”.
L’ addio di Mancini:
“Sono da parte della società, anche se bisognerebbe conoscere i problemi dall’interno. Mi sembra che Mancini non avesse più lo spirito giusto per comandare una squadra così importante, credo che il club abbia fatto bene a cambiare. Non so se Frank de Boer sia all’altezza, mi auguro di sì. Ha allenato un’ottima squadra come l’Ajax, ma qui è diverso. Deve ambientarsi subito, velocemente”.
Su Frank De Boer:
“In passato ha vinto in Olanda, dove non ci sono tante squadre competitive. Il gioco mi sembrava un po’ lento, giocando come l’Ajax si lotta per l’ottavo posto. Deve entrare nell’ambiente, i calciatori sono importanti e si può allestire una buona squadra. L’allenatore non deve sbagliare nulla, almeno il meno possibile”.
Corso parla poi le mercato nerazzurro
L’ ex fuoriclasse ha poi parlato delle strategie di mercato dell’ Inter: “Serve un centrocampista di qualità e quantità, poi serve un difensore centrale. Ansaldi sull’esterno è un ottimo calciatore, ma serve ancora qualcosa”.
Sul possibile addio di Jovetic:
“Per il suo bene, è meglio che vada via. Ha fatto anche bene a Milano, ma non ha mai convinto al massimo. È un ottimo calciatore, da lui ci aspettavamo molto di più”.
Il caso Icardi:
“Credo che un po’ di colpa ce l’abbia anche la società, queste cose devono essere gestite diversamente. Aveva rinnovato un anno fa, anche l’argentino ha sbagliato. Bisognava gestire meglio la situazione, senza creare problemi”.
Dna Inter:
“Zanetti ha rimproverato i calciatori, è una cosa positiva. Vista la sua esperienza, spero che stia vicino alla squadra e che dia consigli. Altrimenti non c’è nessun riferimento”.
Dove può arrivare l’ Inter:
“Ho valutato il nostro gruppo. Con la squadra giusta schierata in campo, l’Inter può essere competitiva”.