Traverso (Uefa):”L’Inter può comprare chiunque, questi sono i vincoli”

Traverso parla degli investimenti dell’ Inter

Uno degli uomini Uefa per il Fair Play Finanziario, Andrea Traverso ha parlato degli investimenti dell’ Inter in questa sessione di mercato, che hanno fatto storcere il naso a qualcuno visto che il club nerazzurro è sotto la lente d’ ingrandimento degli uomini Uefa. Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, però, Traverso ha svelato che l’ Inter può fare investimenti, anche se con dei vincoli: “I nuovi investitori con un piano strategico sostenibile sono benvenuti. Non vogliamo chi può abbandonare il club dopo i primi insuccessi”.

Sul possibile conflitto di interessi:
“In tal caso dobbiamo controllare i movimenti tra parti correlate, per evitare conflitti d’interesse e garantire l’integrità dei tornei. Evitando situazioni tipo giocatori “prestati” da una società alleata che può permetterseli, per bypassare il fair play: non è consentito”.

Su cosa possono fare i nuovi proprietari:
“Possono aderire al nuovo sistema, il “voluntary agreement”, ma solo se i club non sono stati sanzionati nei tre anni precedenti. In teoria il Milan potrebbe, l’Inter no avendo concluso il patteggiamento. Inoltre gli accordi fatti dalle precedenti proprietà restano”.

Differenze:
“La differenza, di fatto, non è tantissima: più che altro le multe. Nel 2015, al “settlement”, che prevede patteggiamenti e sanzioni, abbiamo aggiunto il “voluntary”. In pratica i club si autodenunciano, invece di essere “trovati” in difetto dall’Uefa, garantiscono la sostenibilità del piano di rientro e hanno 5 anni per sistemare i conti”.

Piano quinquennale:
“Pur se con il “settlement”, l’Inter sta lavorando a un piano quinquennale: ha avuto vincoli di mercato e sanzioni economiche. Il Milan, se lo ritiene opportuno, può presentare un piano strategico entro il 31 dicembre: se accettato porterà a un accordo con eventuali vincoli di mercato, ma non multe”.

Su quanto si può spendere:
“L’Uefa non può bloccare il mercato. Può obbligare all’equilibrio tra entrate e uscite: per la maggior parte dei club con un “settlement” (come l’Inter, ndr.), il conto finale deve essere zero, se spendo 10 devo incassare 10. La società dovrà decidere chi tagliare. Può comprare chi vuole, ma schierarlo in campionato, non nelle coppe, se ha un disavanzo. Infine bisogna far quadrare i conti e tener conto degli stipendi. Conta l’equilibrio: può spendere sul mercato ma deve pianificare le future entrate da tv, marketing… L’importante che poi si avverino, sennò si rischia grosso”.