Garlando:”De Boer sta sperimentando troppo, ma serve tempo”
Garlando analizza l’avvio nerazzurro
Luigi Garlando ha fatto il punto sull’inizio di campionato dell’Inter, che ha raccolto solo un punto in due giornate. Il noto giornalista della Gazzetta dello Sport ha fatto un paragone con l’altra sponda di Milano, che sembra stare meglio. Ecco le sue parole:”In pratica, a campionato iniziato, Frank sta facendo ciò che i suoi colleghi hanno fatto nel pre-campionato: insegna, fa esperimenti, cerca di capire e farsi capire. Ieri ha imparato che Banega, nato per correre, inserirsi e inventare in zona gol, è a disagio se piantato davanti alla difesa, in mezzo a due mediani. Quasi come Tavecchio ieri, seduto in tribuna tra Zhang e Thohir. E ha imparato che liberare ripetutamente al tiro Medel, che ha segnato un gol negli ultimi tre campionati, non è una strategia illuminata. Allora meglio un Brozovic che vede la porta con altri occhi. Gli olandesi ci hanno insegnato il calcio totale, dove tutti fanno tutto. Bello. Ma in assenza di Cruijff e Neeskens, meglio se ognuno fa ciò che sa fare meglio. Candreva sa crossare? Icardi sa segnare? Cross di Candreva, testa di Icardi: rete. Appunto. Meglio creare schemi che portino al tiro Maurito che negli ultimi tre campionati ha segnato 91 reti. Ma serve tempo. Allenare non significa schierare, disporre i giocatori. Quello è il presepe. Allenare significa insegnare a muoversi nello spazio con o senza palla, al momento giusto, in sintonia con i compagni. L’Inter di De Boer, per forza di cose, non sa ancora farlo. Ieri era più simile a un presepio: passaggi da fermo. Il Milan invece si muove e gioca già da squadra. Merito di Montella che ha un ricco bagaglio di insegnamento e ha avuto un’estate piena per educare. A frenarlo sono i ripetuti peccati di troppi interpreti non all’altezza. Se Vincenzo fa battute sui bonifici sbagliati è perché sente che con i soldi di Suning oggi avrebbe in mano la vera anti-Juve. I bonifici giusti dei cinesi del Milan arriveranno solo a gennaio e porteranno un paio di primi violini in grado di valorizzare ulteriormente lo spartito di Montella. De Boer i soldi e i campioni li ha già in casa, anche se piovuti in modo disordinato. Capita quando a dirigere sono procuratori e non professionalità sportive. Joao Mario e Gabigol sono eccellenze, ma raddoppiano ruoli già coperti, mentre la poltrona in regia, ieri affannosamente occupata da Banega, resta vacante. Ma da tanta grazia Frank riuscirà comunque a ricavare una squadra competitiva. E’ onesto quando spiega che ci vorranno mesi. La stagione delle milanesi si profila così come una nervosa attesa di soldi (il Milan) e di gioco (l’Inter) in vista della rincorsa di primavera”.