Gregucci parla dell’ avventura all’ Inter
La sua seconda avventura all’ Inter è stata troppo breve ma Angelo Gregucci ha voluto parlare dei giorni molto turbolenti che hanno portato all’ addio di Roberto Mancini, e a quello suo conseguente, colui che lo aveva chiamato in nerazzurro per la seconda volta. Queste le sue parole rilasciate a Tmw Radio:
Sul futuro:
“Ancora non so, bisogna vedere. Al momento abbiamo chiuso l’esperienza all’Inter, c’è poco da parlare. È durata pochissimo, è un peccato. Ma le volontà di Mancini sono state decisive, in modo anche molto semplice. C’è stato una interruzione consensuale molto tranquilla. L’estate è stata turbolenta, ma ho visto un accordo sereno. Ci sono state dichiarazioni serene, non c’erano le condizioni per proseguire. Ora siamo amici più di prima”.
Situazione evitabile:
“Questo non lo so, io ho dato la mia disponibilità a Mancini. La nostra storia è legata a tanti anni fa, lo ringrazio perché è un vincente. Non conosco la situazione all’interno del club, l’unico nostro obiettivo era quello di lavorare. C’erano i ragazzi che stavano rientrando da Copa America ed Europeo, nel finale di ritiro abbiamo provato a dargli una condizione simile ai ragazzi che erano in tournee negli Stati Uniti”.
Le polemiche sulla condizione fisica:
“Non posso rispondere, ma non per rinforzare il nostro concetto. Devo analizzare quello che è successo. Ci sono professionisti all’Inter di altissimo livello. Abbiamo Carminati che da anni è tra i migliori preparatori fisici del panorama mondiale, penso che lo staff abbia fatto bene. Sono sicuro che è stato fatto il massimo. Ci sono i dati, facilmente rintracciabili. L’Inter può vedere che è stato fatto un ottimo lavoro. Se poi dobbiamo discutere l’organizzazione delle tournee, del campionato europeo e di altre situazioni, la discussione aperta. Ma il lavoro dello staff è stato perfetto”.
Su che uomini ha trovato:
“Ho trovato ragazzi e professionisti meravigliosi. Davvero magnifici. La mia esperienza è stata talmente breve che deve attenermi ai rapporti professionali. Ho trovato delle persone meravigliose, un comparto medico meraviglioso. I calciatori dell’Inter, oltre essere davvero bravi, sono stati davvero disponibili a lavorare”.
L’ Inter di De Boer:
“Secondo me l’Inter è una delle squadre a ridosso di Juventus, Napoli e Roma. L’Inter e il Milan sono lì con Fiorentina e Lazio. I nerazzurri possono ambire al posto in Champions. Il club ha strutture e calciatori adatti, ma non bisogna mai dare giudizi a settembre. L’Inter ha una base solida, ha fatto degli investimenti. Dopo il nostro addio ha messo sul banco 100 milioni di euro per prendere due grandi profili come Gabigol e Joao Mario. Adesso bisogna avere pazienza e programmazione, ma l’Inter farà valere la sua storia”.
Il futuro:
“Vedremo, parlerò anche con Mancini. Vedremo quello che il calcio mi proporrà, sono abbastanza fatalista nella vita. Cercherò di meritarmi in mio destino. Nel calcio non c’è nessuno sfortunato, si fa il lavoro sognato da ragazzino”.