De Boer: “Jovetic importante per noi, sul ruolo di Joao Mario…”

La conferenza stampa di De Boer

Consueta conferenza stampa alla vigilia del match di campionato di domani per il tecnico dell’ Inter, Frank De Boer, che affronterà il Pescara nel posticipo della terza giornata di campionato. Questo il tema trattato:

Primo bivio cruciale della stagione:
“Siamo felici della possibilità di giocare tre partite in una settimana per poter lavorare di più sui nostri piani. L’ unica cosa negativa è non aver avuto tanti giocatori per poter lavorare sotto l’ aspetto tecnico. Però ci sono giocatori che hanno giocato 90′ in nazionale e questo è importante”.

Su Rangers-Celtic:
“Credo sia importante per il calcio scozzese che dopo quattro anni torni questo match”.

Domani solo la vittoria a disposizione. Ma cos’ è importante per De Boer?
Sono convinto che abbiamo già fatto passi in avanti sia sotto l’ aspetto fisico sia dal punto di vista mentale. Vorrei che avessimo un aspetto di gioco da squadra, credo che con il Palermo si sono viste cose positive e se continuiamo cosi possiamo fare bene anche a Pescara”.

Su Joao Mario dall’ inizio e sul ruolo di Banega:
“Su Banega non parla. Tutti sono pronti a giocare tranne Ansaldi ed Andreolli, Joao Mario è pronto e potrebbe giocare”.

Cos’ è Joao Mario per l’ Inter:
“è un centrocampista completo, può giocare sia come mezz’ ala sia come esterno, può giocare ovunque”.

Il campionato dell’ Inter inizia domani anche per una situazione di ambientamento:
“Il campionato è iniziato due partite fa, ma è vero che sotto certi punti di vista abbiamo avuto modo di migliorare. I giocatori che sono rimasti qua, sotto l’ aspetto fisico, hanno lavorato molto bene. Ci sono spazi di miglioramento visto che non abbiamo avuto modo di lavorare con tutti in questi 10 giorni”.

Brozovic come Joao Mario, sono compatibili? Possono giocare insieme?
Penso sia normale l’ attenzione del media, però bisogna valutare realisticamente qual’ era la situazione, ci vuole tempo, bisogna muoversi passo per passo. Sui due giocatori sono centrocampisti di qualità, potrebbero giocare insieme in futuro, magari anche a breve termine ma devono ancora capire la mia idea di gioco”.

Si aspettava questo tipo di pressione? Soprattutto alla luce del fatto che c’è chi la ritiene già in bilico:
“Chiaro che quando si è in un grande club e i risultati non arrivato è normale che la pressione aumenti. Io sono convinto del nostro successo in futuro, ci vuole tempo. Credo sia normale ci si aspetti tanto da un nuovo allenatore ma l’ Inter con il tempo può creare qualcosa di importante”.

Sui piani dell’ Inter:
“Chiaro che da quando è cominciata l’ avventura non ho guardato a quello che poteva essere e quello che ha fatto Mancini, sono qui e mi affido a ciò che ho”.

C’è un reparto che preoccupa più dell’ altro?
Credo si debba parlare di tutta la squadra, il modo in cui si difende e attacca tutti insieme. Contro il Palermo avevamo la palla davanti e l’ abbiamo persa e non abbiamo difeso tutti insieme in quanto abbiamo preso il gol, dobbiamo migliorare in questa cosa”.

Joao Mario può giocare nei due mediani a centrocampo?
Credo sia possibile anche con il 4-2-3-1, ma dipende anche dai giocatori a disposizione. Importante è l’ idea di gioco più che il sistema. Bisogna rispettare il programma, i giocatori hanno giocato due partite ravvicinate da 90′, bisogna tener conto anche della loro condizione”.

Su Jovetic:
“Credo che sia importante per la squadra, lo è per noi. Si sta allenando bene, poi dipende anche da lui. Sono convinto che stia facendo bene, ho fiducia in lui al 100%”.

Sulle condizioni di Nagatomo e replica ad Erkin:
“Non rispondo ad Erkin. Nagatomo sta meglio ed è arruolabile per Pescara”.