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Inter costretta a inseguire avversari e… arbitri

Inter che si trova a inseguire per risalire in classifica già dopo tre giornate

La terza giornata di campionato si è chiusa (manca solo Genoa – Fiorentina da recuperare per via del maltempo) e si possono trarre le prime conclusioni, alla luce della prima vittoria dell‘Inter. La classifica è chiara, la Juventus viaggia a vele spiegate in testa alla classifica a punteggio pieno, con alle sue spalle a inseguire a due lunghezze Napoli e Roma. L‘Inter dopo la vittoria di ieri sera ha rialzato la testa e si è portata a metà classifica a meno 5 dalla Juventus e a tre punti dalle dirette rivali per una posizione Champions League Roma e Napoli.

Gli “errori” arbitrali non giocano a favore dei nerazzurri

Se l‘Inter si ritrova indietro rispetto alle streghe squadre di testa in termini di risultati, da una parte lo deve al poco tempo di lavoro insieme al nuovo tecnico Frank De Boer. Ciò non toglie però che essere costretti a inseguire avversari che per “errori” arbitrali non rallentano è più difficile. La prova in questa terza giornata, è l’episodio che ha consentito alla Roma di portare a casa 3 punti importantissimi a discapito della Sampdoria. Al 93esimo minuto della partita infatti sul risultato di 2 a 2 l’arbitro si è sentito in dovere di fischiare un calcio di rigore quanto meno generoso in favore dei giallorossi, un penalty trasformato poi da Francesco Totti che è valso 3 punti. È vero che episodi come quello di Roma sono a discrezione arbitrale, ma nell’economia del campionato alla fine hanno il loro peso. Infatti l’Inter grazie a questo episodio anziché recuperare due punti sulla Roma si ritrova ala stessa distanza di prima..