La conferenza stampa di Frank De Boer
Consueta conferenza stampa alla vigilia del derby d’ Italia contro la Juventus per il tecnico dell’ Inter, Frank De Boer. Vari sono i temi trattati, dalla formazione per domani, alla debacle con l’ Hapoel. Queste le sue parole:
Formazione fatta:
“Ho già un’idea di come giocare. Nell’allenamento di oggi ci prepareremo livello tattico e oggi la squadra saprà come giocherà”.
Condizione fisica:
“In questo momento tutti sono pronti per giocare 90 minuti, tutti sono in grado di iniziare e giocare 90 minuti. Non ci sono più scuse per non essere in forma a livello fisico. C’è chi ha giocato con la nazionale, chi ha lavorato qui al massimo. Siamo molti vicini alla condizione che vogliamo”.
Su Ansaldi e Perisic:
“Ansaldi non può giocare. Perisic è convocato”.
La sconfitta contro l’ Hapoel:
“Abbiamo analizzato quello che è successo, bisogna migliorare, credere in noi stessi. Abbiamo dimostrato negli ultimi minuti del primo tempo quanto abbiamo potuto fare, creando occasioni e giocando bene. Dopo il gol abbiamo perso la testa. Ho parlato con i giocatori, abbiamo analizzato la situazione, cos piegato hanno capito che bisogna giocare sempre con la stessa intensità dopo il gol, non bisogna cambiare l’approccio. La squadra deve mantenere la stessa tensione anche se si cambia modulo. Giocare solo con il cuore non basta, bisogna giocare con la testa”.
Sul fatto che l’ Inter passi sempre in svantaggio:
“Credo che in tutte le partite abbiamo avuto abbastanza opportunità per segnar per primi, poi purtroppo non è successo. E’ solo questione di tempo, poi segneremo e non concederemo gol. Spero cambi presto la situazione, ma non credo sia legata a una questione mentale. Forse a volte dopo i gol abbiamo perso un po’ la testa, mentre invece prima avevamo occasioni. Con la Juve non si gioca solo col cuore, ma anche con la testa. Se si concede un gol e poi si perde la testa loro ti puniscono. Non bisogna assolutamente farlo”.
L’ errore da non fare:
“Abbiamo visto il Siviglia contro la Juventus, ha perso palloni in fase di costruzione, un po’ deboli ed è successo anche a noi contro il Pescara. Abbiamo visto quanto è pericoloso perdere palloni in quel senso. Quando si perde palla in questo modo tutti gli avversari possono essere pericolosi. Contro la Juve può essere ancora più pericoloso”.
Momento più difficile della carriera:
“Durante la mia carriera ho trascorso tanti momenti difficili, l’Ajax era un grande club e quando non arrivavano i risultati la pressione c’era. Io do il massimo e credo di fare la cosa giusta quando prendo le decisioni, la pressione è alta in qualsiasi grande club. Quando si ottengono risultati positivi la pressione è più bassa. Nei grandi club però è alta, io sono capace e sono in grado di caricarmi di questa pressione”.
Cambiare atteggiamento rispetto alla partita di giovedi:
“Non credo sia difficile che la squadra abbia altre motivazioni. Tutto l’ambiente vuole dimostrare di cosa è capace, la partita viene guardata da tutto il mondo. La motivazione deve esserci sempre, devono giocare con la stessa mentalità sempre, approcciandosi allo stesso modo anche contro l’Empoli. L’allenatore del Feyenoord ha perso tante partite di seguito, una parte del club voleva esonerarlo, mentre alla fine chi aveva i poteri decisionali ha deciso di tenerlo. Il Feyenoord ha battuto il Manchester ora e chi lo voleva mandare via esulta con lui. Ho sempre creduto che fosse un grande allenatore, ha avuto un momento difficile, ma ora sta ottenendo i suoi risultati. Nel calcio succede questo”.
Parere sul derby D’ Italia:
“Questo rappresenta una partita particolare per tutti, per me è il primo, è qualcosa di speciale, anche quest’esperienza. Ho voglia di affrontare la partita con uno stadio pieno e sentire quanto i tifosi ci possano supportare. Con partite di questo tipo a volte la motivazione serve meno, perché si tratta di una partita speciale per tutti. I ragazzi dimostreranno il loro meglio, ma non deve essere fatto solo con la Juve, ma in tutte le partite, così deve essere quando si è professionisti. Bisogna sempre dare il 100%, mantenere alte le motivazioni. Non è solo con la Juve che si vincono i campionati, ma approcciandosi sempre in modo corretto. Se si fa questo arriveranno i risultati”.
Formazione stabile:
“Credo che in futuro sarà così, la situazione sarà un po’ più chiara. Io devo pensare a lungo e breve termine, non si possono prendere rischi con infortuni, abbiamo tante partite in pochi giorni, bisogna trovare il giusto bilanciamento e proteggere giocatori che devono essere in forma fino a dicembre. Ogni allenatore vorrebbe avere il 90% di giocatori che rappresenta il gruppo principale, consentirebbe di avere più automatismi, in futuro sarà così, ma è normale che debba prendermi dei rischi”.
Lo studio degli avversari:
“Abbiamo sempre rispetto per l’avversario, contro l’Hapoel abbiamo analizzato bene le immagini, lo staff e anche io l’ho fatto. Dopo aver analizzato si arriva a delle conclusioni, su come possiamo creare pericoli e come possono arrivare. Analizziamo tutti gli avversari con lo stesso impegno, poi dopo aver analizzato si possono cambiare dei dettagli, come il pressing da fare. Bisogna analizzare se ci dà vantaggi o no. Io poi faccio le mie scelte”.
Sotto processo:
“Ci si fa sempre un’idea di quello che si può trovare in un’avventura di questo tipo. Alcune cose devono migliorare, alcune vanno come devono. Succede in tutte le squadre, non è facile arrivare subito ai risultati, ma con il club dietro, con la qualità dei giocatori che abbiamo credo possano arrivare i risultati che ci prefiggiamo”.
Perchè i tifosi devono essere ottimisti:
“Loro sono i nostri tifosi, devono credere in noi. Per noi è necessario il loro sostegno, è importante che i tifosi in questi momenti destino vicino al club. Abbiamo bisogno del loro calore, perché fa tirare qualcosa in più”.
Sulla pressione in Italia:
“Quando si è l’allenatore dell’Inter la pressione c’è sempre, la pressione di fare risultati, non bastano una, due, tre o quattro settimane per cambiare tutto. Quello che stiamo facendo tutti qui è lavorare duro per riuscire a migliorare. Lo abbiamo fatto e lo faremo ancora, la pressione è alta, ma tutti possiamo guardarci allo specchio dicendo che stiamo facendo il massimo per ottenere i risultati dell’Inter. Sono convinto che ce la faremo, non è facile in un periodo breve, ma ci riusciremo. E’ un progetto, lo faremo per noi e per i nostri tifosi. Anche i tifosi sanno che ci vuole tempo”.
Su Gabigol:
“E’ bello sapere che è arrivato, è buono che abbia già feeling con lo stadio, con l’ambiente. Ha fatto un piccolo allenamento oggi, spero sia disponibile il prima possibile, Sempre bello avere a disposizione qualità del genere. Speriamo possa dimostrare quello di cui è capace. Dobbiamo valutare per prima cosa la sua condizione, ma sono convinto che possa aggregarsi molto presto”.