Inter-Juve 2 a 1: che partita !
Inter-Juve 2-1 … e bianconeri a casa con la coda tra le gambe
Ci sono partite che valgono un’ intera stagione….. Inter-Juve non è neppure considerabile come una partita.. è la partita.. la sfida per eccellenza, quella in cui i tre punti sono l’ultima delle preoccupazioni … ciò che conta è solo vincere, dimostrarsi superiori, mandare a casa con la coda tra le gambe l’avversario, fregandosene della classifica e di tutto il resto.
Se le statistiche non sembrassero del tutto irrilevanti alla luce del dirompente entusiasmo post-vittoria, i numeri di stasera ci direbbero che l’Inter ha prevalso sotto ogni aspetto, dimostrando tutta la fragilità di una Juve che, senza poterselo permettere, è parsa vanagloriosa e presuntuosa in campo come proverbialmente i suoi tifosi fuori.
La bellezza di 16 tiri per i nerazzurri contro 9 per i bianconeri, 13 falli fatti dall’Inter e 18 subiti, 5 calci d’angolo battuti contro 4 collezionati dagli ospiti … sono solo alcuni dei dati minori di una partita che potrebbe riassumersi con le seguenti schiaccianti constatazioni:
1) Gli italiani in campo al fischio d’inizio erano quattro per l’Inter e tre per la Juve ( Tuttosport avrà qualcosa da ridire?);
2) L’Inter ha finito in dieci uomini e ha sofferto per 6 minuti di recupero nel secondo tempo contro i quattro previsti (e questa è ordinaria amministrazione) ;
3) Icardi ha vinto lo scontro con le punte argentine della Vecchia Signora, siglando un goal ed un assist ,mentre Dybala, il croato Mandzukic e Higuain impattavano contro la difesa di De Boer ( con 94 milioni non daremmo a Marotta neanche il calzino sudato del nostro bomber) ;
4) De Boer, criticatissimo, ha dimostrato di poter mantenere equilibrio con un centravanti, due esterni d’attacco e due mezzepunte in campo, sfoderando un calcio totale del tutto nuovo per il nostro campionato;
5) Ed infine, l’unica cosa che conta, è finita 2-1 in rimonta per i buoni, quelli abituati a soffrire, quelli che …. quando si gioca con la Juve non è mai solo una partita di calcio, ma un’esperienza devastante che ti fa perdere, a prescindere dal risultato, almeno un mese di vita. Almeno stavolta ne è valsa la pena.