Diego Milito si racconta
L’ eroe del Triplete, il Principe Diego Alberto Milito, ha parlato dei segreti che portarono a quel successo svelando qual è stato il gol decisivo per tutto ciò e parlando anche del capitano attuale dell’ Inter, Mauro Icardi. Queste le sue parole, intervistato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
Il gol decisivo per il Triplete:
“Quello alla Roma. Vincere la Coppa Italia in casa loro ci ha dato la forza per fare la storia. Lo scudetto vinto a Siena fu soffertissimo. Loro erano retrocessi ma segnai solo nel finale. A quel punto arrivammo a Madrid troppo carichi per perdere”.
La Champions League:
“Quando il sorteggio ci diede già negli ottavi il Chelsea, favorito col Barcellona per la vittoria finale, si sentiva il pessimismo dell’ambiente. Quella vittoria è stata la svolta di tutto”.
Messaggio a Brozovic:
“Sbagli: non sai cosa ti stai perdendo… “.
Su Banega ed Ansaldi:
“Ever è fantastico, è già il leader calcistico di questa squadra, quello che la guida, che fa la differenza. A centrocampo può giocare ovunque, forse meno davanti alla difesa, dove pure aveva iniziato in Argentina. Ansaldi darà un contributo fondamentale sulle fasce”.
Su Suning ed il rapporto con Thohir:
“Ottima impressione. Suning fa sul serio e sono certo che l’Inter tornerà tra i migliori club del mondo. Thohir è sempre molto gentile con me. Ne approfitto per smentire che io, Samuel e Cambiasso ci siamo rimasti male quando decise di voltare pagina e non rinnovarci il contratto. Per me almeno era giunta l’ora di tornare a casa”.
Su Zanetti:
“Nessuno ha dato tanto all’Inter come lui. Sarebbe bello se diventasse presidente”.
Su Moratti:
“Lui rimane l’Inter. Anche domenica non sono riuscito a non chiamarlo presidente. E l’ho invitato alla mia partita d’addio, l’11 novembre a Buenos Aires. Anche se non ho il fisico e la fissazione di Zanetti per la forma, ho preso un preparatore per arrivare al meglio a quel giorno”.