EDITORIALE – Tante occasioni, niente vittoria. Punti (e gol) buttati
Editoriale sul pareggio con il Bologna
Punti e gol buttati. Cari lettori, scriviamo questo editoriale non per fare i disfattisti (chi ci legge con continuità sa che abbondiamo di ottimismo e fiducia nella squadra), ma per riflettere su ciò che è accaduto oggi e che, purtroppo, in questa stagione si è già verificato: la dispersione di punti fondamentali, nella sommatoria finale, per quanto riguarda gli obbiettivi stagionali.
La gara di oggi ha mostrato una squadra che domina il gioco, con ben 16 (sedici!) palle gol create su 18 tiri totali. 10 di questi tiri sono stati inoltre diretti verso la porta avversaria, con ottime parate da parte dell’estremo difensore dei felsinei. Possesso palla schiacciante (69% dei nerazzurri contro il 31% degli ospiti) e buone trame di gioco, con un’infinità di cross messi in mezzo grazie al sacrificio e alla qualità di Candreva e Perisic. Ma sempre e solo un gol. Uno, come quello messo a segno dal Bologna, che ha avuto, qualitativamente e quantitativamente, occasioni nettamente inferiori rispetto all’Inter.
La squadra di De Boer pecca di cinismo: i numeri sono pressoché identici a un altro pareggio di inizio stagione, l’1-1 casalingo con un Palermo tanto disastrato quanto fortunato, andato in gol con un tiro pesantemente deviato e che ha solo retto agli assalti dei nerazzurri. Il problema non si è posto invece nelle gare con Pescara, Juve ed Empoli, dove l’intensità di gioco ha portato a delle vittorie in cui gli attaccanti nerazzurri (Icardi e Perisic, nello specifico) sono stati molto abili sotto porta a sfruttare ciò che dalle retrovie veniva proposto.
L’interrogativo che ci poniamo è questo: ma se la squadra inizia a sfruttare anche solo un quarto delle occasioni che crea, dove può arrivare? E che risultati può ottenere? Di certo, se la banda De Boer avesse metà del cinismo del gruppo di Mancini della passata stagione, ora staremmo parlando di una squadra che vince con agio su qualsiasi avversario e con risultati rotondi.
Il punto però è che, se continuiamo su questa squadra, sicuramente le soddisfazioni arriveranno, ma arriveranno anche risultati poco generosi con noi, che ci possono far perdere punti per la corsa alla Champions. Guardatevi attorno. Il Napoli va in gol senza troppe difficoltà (partita con il Genoa esclusa), la Juve vince con una fortuna invidiabile e le altre concorrenti non appaiono irresistibili. La Roma si è sciolta a Torino e poteva subire più di 3 gol, la Fiorentina è una squadra normalissima e il Milan è un collettivo mediocre.
Guardiamo in casa nostra però: alcuni giocatori sono troppo lezioni e se ne vanno sotto la doccia dopo 28 minuti (non facciamo nomi perché il caso è evidente, e riguarda il giocatore che ha causato lo 0-1) e abbiamo riserve non sempre all’altezza. Occorre guardare con ottimismo a Miangue e Gnoukouri, giovani di belle speranze e a km zero, che possono fare molto per il futuro di questa squadra. Buona, soprattutto dal punto di vista mentale, la prova di Gabigol, che dovrà dare una marcia in più a un attacco che deve solo concretizzare maggiormente quello che crea. Ovviamente le occasioni come quelle capitate a Icardi e Ranocchia devono essere solo gol e basta, ma se così non è si perdono punti, come è giusto che sia.
Dunque, cari nerazzurri, niente drammi: la squadra c’è, e lo dimostra un gioco volto a dominare l’avversario, con una mentalità olandese che incanta e che dà una certa sicurezza. Attendiamo solo che questo tulipano Inter sbocci per poter rivedere la nostra squadra saldamente ai vertici. E, statene certi: quest’Inter, ai vertici, ci tornerà in scioltezza.