Interdipendenza intervista Gianmarco Piacentini
Quest’oggi Interdipendenza ha il piacere e l’ onore di intervistare il noto opinionista di fede nerazzurra di Telelombardia e Top Calcio 24, Gianmarco Piacentini, che ha parlato del momento della squadra nerazzurra e si è anche soffermato sulle possibili mosse di mercato nella finestra di gennaio. Queste le domande poste:
1)Ciao Gianmarco, ti ringraziamo per la disponibilità. La prima domanda non può non essere relativa al pareggio di domenica contro il Bologna. Più note positive, per il gioco espresso ed il terzo posto solitario, o negative per i due punti persi?
“Credo che il match di domenica sia stato un pò influenzato dalle due assenze di Murillo e soprattutto Joao Mario, che ci aveva abituato a bellissimi fraseggi con Banega. Ranocchia ha fatto una buona partita a parte l’ errore sul gol del Bologna, perchè è vero che Kondogbia perde la palla ma lui anzichè marcare Destro va sull’ uomo con la palla insieme a Santon.
2) Come ti è parso Gabigol al suo esordio?
“Difficile da giudicare. Non ha inciso, era abbastanza teso, si vedeva dal fatto che puntava l’uomo e poi passava al compagno vicino. Mi aspetto di più come credo si aspetti di più anche Frank De Boer. Credo che ne vedremo delle belle perchè a quanto sento dalla Pinetina, da amici che sono li, dallo staff tecnico, ha dei numeri pazzeschi, una cosa allucinante”.
3) Sei stato, forse, l’ unico ad insistere sul fatto che Candreva sarebbe venuto all’ Inter anche quando ormai la trattativa sembrava tramontata. Quale sarà, a tuo avviso, il colpo di mercato che l’ Inter metterà a segno a gennaio?
“Si, ho sempre sostenuto che Candreva si sarebbe vestito di nerazzurro contrariamente a quanto molti dicevano. Per gennaio si sta pensando di fare qualche colpo con lo Jiangsu, magari qualche scambio. Avrei integrato subito nella rosa Caceres, magari con un contratto a gettone, invece molti professori dicono che non è in grado a causa di infortuni ma sarebbe stato un buon rinforzo”.
4)La vittoria contro la Juve ha dato consapevolezza ai nerazzurri, dove può arrivare questa Inter?
“Certo, vincere con la Juventus ti da consapevolezza, e anche il fatto che Frank De Boer continui ad insistere con il pressing alto, anche contro una squadra come la Juve è sintomo di grande squadra”.
5)De Boer – Mancini, il primo fa giocare bene la squadra e anche quando il risultato non è positivo, c’è comunque quella nota positiva relativa alla dimostrazione di forza della squadra. Con Mancini non c’è quasi mai stata questa sensazione di dominio e di forza “tecnica e qualitativa”, sei d’ accordo?
“Mi piace molto l’ Inter di Frank De Boer, diversa da quella di Mancini. Attua questo pressing alto che impedisce ai difensori avversari di impostare e ragionare, come visto soprattutto con la Juventus, che li obbliga a dei lanci lunghi spesso errati, e quando non sono errati ci sono comunque i nostri difensori ed i nostri centrocampisti pronti ad intercettare il pallone”.
Ringraziamo Gianmarco Piacentini per la sua disponibilità e la sua cortesia e gli diamo appuntamento alla prossima intervista, magari con l’ Inter ancora più in alto.