Ecco tutti i motivi per stare dalla parte di De Boer
La sconfitta di Roma lascia l’amaro in bocca ma questo non vuol dire che Frank de Boer non sia l’uomo giusto per questa Inter. Naturalmente per le isteriche, vedove e plotoni di esecuzione, il tecnico olandese è condannato in partenza ma il tifoso con un minimo di sale in zucca sa perfettamente che per avere una certa continuità di risultati e di prestazione ci vuole del tempo e soprattutto pazienza. Non ci dimentichiamo che de Boer è arrivato da 50 giorni in una squadra in palese difficoltà fisica e mentale, con giocatori non scelti da lui e in un campionato completamente diverso da quello olandese.
La squadra va migliorata ma le idee del tecnico nerazzurro sono chiare e si vedono già in campo. Non ci annoia come in passato. L’Inter cerca di dominare il campo contro qualsiasi squadra, che si chiami Empoli o Juventus e cerca di farlo con un pressing alto mai visto nella San Siro nerazzurra. I problemi ci sono. In difesa manca un centrale di qualità da affiancare a Miranda e il terzino sinistro è da individuare il più velocemente possibile. Questo de Boer lo sa perfettamente e a gennaio assisteremo al taglio di parecchi rami secchi che impediscono una crescita più continua e costante.
Il fatto che il buon Frank abbia anche fissato delle regole di comportamento è motivo di serietà e competenza. Troppa anarchia negli anni passati; giocatori che vedevano l’Inter come un punto d’arrivo e non di partenza. L’Inter viene prima tutto. Questo è il motto di de Boer che ripeta in ogni intervista e già questo basta a far capire agli allenatori in poltrona che la musica sta cambiando e che l’unità di intenti è l’arma principale per raggiungere gli obiettivi. Ci vuole pazienza, ma Frank è l’uomo giusto.