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Pastorello: “L’ Inter voleva Lichtsteiner, ecco perchè non è arrivato”

Pastorello parla della trattativa Lichtsteiner

Uno dei procuratori italiani più potenti è sicuramente Federico Pastorello, agente tra gli altri dell’ esterno dell’ Inter e della Nazionale italiana, Antonio Candreva. L’ agente ha parlato del mancato trasferimento di Lichtsteiner in nerazzurro, intervistato ai microfoni del programma 4-4-2, in onda su Sportmediaset. Queste le sue parole:

Voleva andare via: su di lui Inter e club esteri. Le sue dichiarazioni? L’agente di Stephan è il fratello Marco, con il quale io ho collaborato per molto tempo. Io posso solo dire cose come esperto in materia. Da quello che mi risulta Stephan aveva espresso il desiderio di cambiare squadra, dopo anni alla Juve, anche in seguito all’arrivo di Dani Alves. Mi risulta che ci siano state trattative con squadre straniere e una italiana che era l’Inter, ma poi non si è concretizzato niente. La Juve forse era più incline a venderlo all’estero, così come è accaduto a Brozovic: l’Inter forse l’avrebbe ceduto a un club straniero piuttosto che a una diretta concorrente. Se la Juve comunque non ha deciso di cederlo avrà avuto i suoi buoni motivi. Sicuramente, conoscendo Lichtsteiner, questa situazione gli va un po’ stretta ma è un professionista serio e accetterà tutte le decisioni di Allegri”.

L’ affare Candreva

Pastorello non poteva non parlare del trasferimento di Candreva all’ Inter:
“Candreva all’ Inter al momento giusto? Credo che la cessione di Antonio sia stata di beneficio per tutti: il ragazzo, dopo 5 stagioni alla Lazio, aveva dato tutto alla causa biancoceleste e la Lazio credo che abbia fatto bene a cederlo a una cifra importante, investendo poi la cifra per altri giocatori”.

Molti giocatori ingabbiati nei top club senza giocare:
“Generalizzare è complicato, alcune volte è così, altre volte meno, perché ci sono giocatori che non si riescono a trasferire perché imprigionati dai loro stessi contratti. Giocatori come Fabregas e Tourè guadagnano 8-10 milioni netti all’anno e se li possono permettere poche squadre al mondo. Spesso e volentieri sono le difficoltà del mercato stesso che bloccano queste situazioni, e poi alla fine è lo spettacolo del calcio che ne subisce le conseguenze”.