Bolingbroke ed il progetto Suning
L’ ad dell’ Inter, Michael Bolingbroke, ha parlato del progetto del Suning Group e della richiesta che gli è stata fatta nel momento del loro insediamento. Questo quanto raccontato all’ agenzia finanziaria Bloomberg:
La richiesta:
“Mi hanno detto ‘vogliamo essere fissi in Champions League’. E vogliamo produrre soldi. Il tuo business plan prevede che entro tre anni dall’acquisto il club sarà in attivo? Ottimo. Procediamo!”.
Con Suning nuovi accordi finanziari fino a 20 milioni l’ anno:
“Con i loro contatti e la loro capacità di accesso (in Cina ndr), abbiamo un’opportunità che semplicemente non avevamo prima che arrivassero. Il prossimo mese ci sarà l’ apertura dell’ ufficio dell’ Inter con dodici impiegati a Nanchino. Ciò porterà all’ accelerazione di nuovi accordi commerciali”.
Ci sono dei limiti:
“La Uefa probabilmente vieterà operazioni sospette tra lo Jiangsu e l’ Inter, avendo lo stesso proprietario. Operazioni come un giocatore acquistato dal club cinese e girato in prestito ai nerazzurri. Suning, inoltre, non può sponsorizzare autonomamente l’Inter a prezzi superiori al valore di mercato. Se Suning diventasse di colpo sponsor elettronico dell’Inter per 100 milioni, penso che la Uefa si fermerbbe e si chiederebbe ‘Davvero’?”.
Questione San Siro:
“L’ intenzione è quella di replicare il modello Old Trafford identificando potenziali tifosi a massimo 90 minuti dallo stadio. Ma fondamentale saranno i risultati della squadra, se non vinciamo sarà un fallimento“.