La conferenza stampa di De Boer
Consueta conferenza stampa per il tecnico dell’ Inter, Frank De Boer, che domani affronterà la Sampdoria nel posticipo di Serie A, in un match fondamentale per il suo futuro e per quello dell’ Inter. Questi i temi trattati:
L’ importanza degli attestati della società:
“E’ sempre importante quando c’è fiducia nel progetto e nella filosofia. Dà più tranquillità qui ad Appiano, non solo per lo staff ma anche per i giocatori. Quando si leggono notizie e non si sa cosa succede da un giorno all’altro non è mai buono per l’ambiente. E’ sempre molto importante quando la società fa chiarezza, quando Suning parla così. Si lavora molto meglio. Quando creiamo un buon progetto e una buona filosofia, sicuro i risultati arriveranno”.
Su Brozovic e Kondogbia:
“Io tratto tutti allo stesso modo. Marcelo mi ha dato la migliore risposta, ha fatto tutto ciò che doveva. E’ stato fuori perché quello che ha fatto è stato pesante ma dopo ha capito di aver sbagliato e ha fatto tutto quello che doveva. E così torni in squadra e per me ogni giocatore ha le stesse possibilità. E Marcelo l’ha capito benissimo e per questo ha giocato due partite di fila. E ha fatto sempre meglio, sono molto felice con la sua reazione. Kondogbia non ha avuto questa reazione? Ancora no, sta migliorando, ancora ha un infortunio non così grave. Ma non sta bene per essere convocato. Però sta facendo meglio ma deve migliorare”.
Atteggiamento in campo:
“Non è mai stato facile, dobbiamo sempre continuare a giocare così. Dobbiamo giocare con lo stesso atteggiamento e la stessa disciplina. Possiamo cambiare qualche dettaglio ma dobbiamo iniziare come contro il Southamtpon e contro il Torino, con grande disciplina. Non voglio vedere una o due partite, voglio ogni partita così. Non l’abbiamo fatto sempre, domani voglio lo stesso atteggiamento. Possiamo stare compatti più dietro o avanti ma voglio la stessa filosofia. Dobbiamo stare molto uniti in tutte le partite. Domani abbiamo la possibilità di dimostrare ai tifosi che siamo una squadra unita”.
Sugli altri allenatori che si sono proposti all’ Inter:
“Non penso che l’abbiano fatto gli allenatori ma gli agenti. Penso sia normale, in questo momento loro pensano ‘hey c’è la possibilità per un nostro allenatore di lavorare in un club così grande come l’Inter’. E’ sempre così, non è la prima che succede all’Inter o in altri club. Io non voglio pensare a questo ma solo a come migliorare”.
L’ arrabbiatura contro l’ Atalanta:
“Io ero molto arrabbiato dopo l’Atalanta perché avevo spiegato ai giocatori come volevo giocare contro l’Atalanta. Eravamo troppo lunghi, i centrocampisti 20 metri lontani dagli attaccanti. Contro il Torino invece eravamo tutti vicini, massimo 5 metri. Per questo ero molto arrabbiato dopo la partita. Gliel’avevo detto prima della partita come volevo giocare ma dobbiamo farlo da subito e non solo dopo la mia arrabbiatura a fine primo tempo. Avevamo una filosofia di gioco contro l’Atalanta e non l’ho vista in campo nel primo tempo”.
Joao Mario regista basso:
“Io credo che non sia la sua posizione preferita, ha giocato sempre più offensivo però è molto importante che un giocatore si metta a disposizione della squadra. Perché devo cambiare? So che preferisce giocare più avanti, è così. Ma è un grande giocatore e un grande professionista, capisce che è solo per aiutare la squadra, che è più importante dei singoli”.
Il motivo di alcune scelte:
“La condizione fisica è sempre molto importante, poi dipende anche dal tipo di partita. Ci sono tanti dettagli, tre o quattro dettagli che mi portano a scegliere. Alla fine hai un obiettivo che è vincere, la disciplina è molto importante, la condizione fisica anche. Bisogna anche prevenire gli infortuni, siamo sempre in equilibrio. Eder ti sta dando di più di Perisic? Si ma come ho detto con Marcelo è sempre difficile scegliere perché sono tutti grandi giocatori, con grande qualità”.
L’ Inter di De Boer:
“Io domani voglio vedere la squadra di De Boer. La squadra vista contro il Torino era vicina alla mia squadra, quando giochiamo così questa è la squadra di De Boer. Nella sosta possiamo migliorare ma sono contento dell’ultima partita, era vicina alla mia filosofia. Possiamo migliorare molto”.
Centrocampo di qualità:
“Voglio vedere che quei tre giocatori possano giocare insieme, non solo una partita. Mi sono complimentato con i centrocampisti dopo il Torino ma ho subito detto loro che voglio vedere quel gioco in tutte le partite. Ma sono molto contento di Medel, ha sempre dato il 100% ed è un giocatore molto importante per la nostra squadra. Con lui so che dà sempre il 100%, gli altri devono dimostrarlo. Domani hanno altra possibilità”.
Sul voto che si da fino ad oggi:
“Penso 7, posso guardare tutti quanti in faccia, dritti negli occhi. Ho lavorato durissimo, siamo partiti da lontano in questo processo, non solo nella squadra ma anche come organizzazione intorno alla squadra. Si spendono tantissime energie in questo percorso. Abbiamo avuto tanti alti e bassi ma se guardo da dove abbiamo iniziato abbiamo fatto grandi passi avanti. Mi darei un 6,5 e generalmente il professore in questo caso lo passa a 7 (sorride nr)”.
Troppo integralista:
“Abbiamo sempre la stessa filosofia, c’è una strada e vogliamo arrivare in fondo. Questo è il nostro obiettivo e dobbiamo sempre percorrere questa squadra. E’ come la vita, non sempre si può andare dritti, ci sono momenti in cui frenare, andare a destra o sinistra, ma si sta sempre creando la propria filosofia. Sono sicuro che facendo così, alla fine hai buoni risultati”.