L’Inter ha esonerato l’unico vero uomo presente in una società fatta di personaggi impegnati in una lotta di potere senza precedenti che sta portando il tifoso nerazzurro al totale sconforto e imbarazzo. Anche oggi De Boer ha dimostrato di essere una persona che non merita una squadra e una società come l’Inter, non merita di lavorare in un paese dove viene spernacchiato da ignoranti e impuniti pseudogiornalisti che sono a riusciti a creare un clima infame. L’allenatore olandese merita trionfi e gioie in realtà che hanno una cultura civile e sportiva sana e senza stupidi pregiudizi. Se ne va a testa alta, da uomo vero e con la stragrande maggioranza degli interisti compatti ad applaudirlo e a chiedere la testa di dirigenti e giocatori che stanno infangando una maglia, una storia, una fede.
I giocatori appunto. Un branco di viziati che si permettono di coalizzarsi contro un allenatore per farlo fuori e con una società totalmente immobile che ha non ha volutamente intervenire. Correnti e lotte di potere stanno venendo a galla anche in queste ultime ore. Sembrava che l’Inter, o meglio la dirigenza italiana dell’Inter, avesse già scelto il sostituto di De Boer ovvero Stefano Pioli, ma da Nanchino è arrivato l’alt di Suning che su pressioni di Kia Joorabchian pare stia puntando profili più internazionali che porterebbero solo al definitivo naufragio di una situazione già totalmente compromessa.
Ausilio spinge per Pioli, Kia per Villas Boas, Zanetti Leonardo. E’ un caos mai visto prima che vede Massimo Moratti, con la collaborazione di Trochetti Provera, sullo sfondo a cercare di rientrare in società dalla finestra in modo da poter tornare a far danni questa volta con soldi altrui. Intanto i giocatori se ne fregano e continuano a fornire prestazioni indecorose con l’alibi del disastro societario. Conigli che non hanno il senso del dovere e dell’onore. E’ una situazione angosciante dove l’unico ad avere la coscienza pulita è proprio Frank De Boer, un uomo vero. L’unico vero uomo in un ambiente di mignotte.