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Il congedo di Stefano Vecchi e quel boato che non potrà mai dimenticare

Finisce nel migliore dei modi l’esperienza di Stefano Vecchi con la Prima Squadra dell’Inter, con un sonoro 3-0 rifilato al Crotone.

Un allenatore che ha accettato un compito arduo, mostrando grandissimo senso del dovere e che, in pochi giorni, insieme al suo staff, ha “abbandonato” i suoi ragazzi, trasferendosi su una delle panchine più pesanti su cui ci si possa sedere. Dopo la sconfitta con il Southampton, sconfitta più che altro mentale, l’Inter ha provat a rimettersi in marcia per cercare di salvare una stagione molto travagliata. E così Vecchi, dopo un primo tempo passato a fare su e giù nell’area tecnica, dando continue indicazioni ai “grandi” è rientrato negli spogliatoi, con la giusta cattiveria negli occhi.

Nella ripresa l’Inter cambia marcia, e lui scherzando a fine gara, dichiara di non poter dire davanti alle telecamere il discorso fatto tra il primo ed il secondo tempo alla squadra, ma semplicemente che ha trattato i giocatori nerazzurri,esattamente come i ragazzi della primavera!

Qualche rimpianto e la richiesta della maglia a Icardi

E’ felice Stefano Vecchi davanti le telecamere, si legge anche una sottile delusione per dover “tornare a casa” magari troppo presto. Ma è giusto così, lui continua a ripetere che il gol di Perisic lo ricorderà per sempre : d’altronde come poter dimenticare il boato di San Siro, in una partita delicata come quella di questa sera, quando ti trovi in panchina per la tua prima volta in serie A?

Tutto è bene quel che finisce bene, e così Mister Vecchi prima di congedarsi chiede la maglietta a Mauro Icardi, perché serate così restano impresse, serate di ricordi, serate che racconterai subito ai tuoi ragazzi al primo allenamento. Quella maglietta, poi, la metterai in mezzo alle altre, ma quando la guarderai, il primo ricordo che ti verrà in mente, sarà quel boato di San Siro…in quella notte difficile.