Leonardo parla della situazione in casa Inter
L’ ex tecnico brasiliano, Leonardo, accostato all’ Inter prima che la scelta ricadesse su Stefano Pioli, ha parlato della situazione in casa nerazzurra intervistato ai microfoni de La Stampa. Queste le sue parole:
Suning si è preso l’ Inter:
“Un progetto di questa dimensionenon parte da unallenatore. Suning ha finalmente preso possesso dell’Inter ed è fondamentale. Il calcio è un’azienda particolare in cui contano le emozioni. Se sei padrone dell’Inter non puoi non averne una cura profonda, quotidiana e strutturata. L’Inter ha nel suo Dna la gloria, non bastano i soldi, ci vogliono sentimenti e un’organizzazione di altissimo livello”.
Le parole di Tronchetti Provera:
“Se aveva ragione dicendo che non si può dirigere l’Inter dall’altra parte del mondo? Da quando è andato via Moratti l’Inter ha perso il punto di riferimento. Se non sai chi decide, chi comanda, è normale che la macchina s’inceppi. Thohir non ha fatto in tempo ad arrivare che già si parlava di una nuova cessione. Questa situazione ha creato instabilità”.
L’ addio di Bolingbroke:
“Serve un architetto che sappia bilanciare la parte sportiva con quella amministrativa. I cinesi fanno bene a mettere i loro uomini di fiducia. Sono loro che danno sostenibilità, autorità e credibilità alla società”.
L’anima italiana:
“Non è una questione di cittadinanza ma di fiducia. Zanetti, Gardini e Ausilio devono sentirsi parte di questa struttura”.
L’importanza di Kia Joorabchian:
“È un’altra anomalia del sistema. In una struttura entri o per capacità o perché ci sono dei buchi. Se sei organizzato non hai bisogno di affidarti ad altri. È come quando compri un biglietto aereo, puoi andare dalla compagnia area o scegliere l’agenzia di viaggio”.
La scelta di Pioli:
“Se è la scelta migliore? Adesso non si può dire con certezza. Se non hai un disegno societario come fai a sapere se sei adatto? La scelta è arrivata in corsa dopo un inizio di stagione molto travagliato. A me comunque Pioli piace molto, è equilibrato, ha sempre parole misurate, sa far giocare bene la sua squadra e poi l’Inter ha degli uomini che si possono adattare al suo modulo”.
Su Gabigol:
“Gabigol rispecchia il momento dell’Inter. Non puoi fare un investimento importante e poi dire che il ragazzo non è pronto per l’Italia. Si torna alla storia dell’architetto”.
Sul possibile ritorno di Moratti:
“Dico quello che penso, non quello che so. Secondo me non rientrerà. Non ho mai visto nessuno soffrire così tanto per l’Inter”.