Capello: “Inter buonissima squadra, bisogna dare tempo ai cinesi”

Fabio Capello intervistato a QS

L’ ex tecnico Fabio Capello ha parlato dell’ arrivo in Italia dei cinesi, soffermandosi in particolar modo sull’ Inter e sul momento che sta vivendo la squadra nerazzurra, intervistato da Italo Cucci per QS. Questi i temi trattati:

Fatica dei calciatori italiani all’ estero:
“I nostri giocatori che vanno all’estero fanno fatica ad eprimersi, gli serve tempo per ambientarsi. Quando eravamo il campionato più bello del mondo non c’erano questi problemi”.

Le qualità dei tecnici italiani:
“Abbiamo un’apertura mentale superiore, ci aggiorniamo costantemente, ne inventiamo sempre una nuova. Penso a una scuola importante come quella dell’Olanda. Li, siccome sono convinti di aver inventato il calcio, non cambiano mai e non si spiegano poi perché non li capiscono”.

Lo spettacolo caratterizzato dal campione:
“Vi ricordate Suarez nell’Inter di Herrera? Lancio perfetto di cinquanta metri per Jair…e avanti spettacolo. Quando arrivai al Real Madrid avevo Hierro e Roberto Carlos, neanche il tempo di accorgertene ed erano in porta”.

Calcio ‘contaminato’ dai cinesi:
“Non mi piace la parola “contaminazione”. Parliamo di gente che ha risorse, che per volontà del presidente della grande Cina ha affidato al calcio anche un mandato politico. E noi dobbiamo essere contenti perché con i loro mezzi possiamo ritornare al top. Abbiamo bisogno di tornare competitivi, di ricostruirci una dimensione internazionale e servono budget e importanti: con loro si può fare”.

Inter buona squadra:
“Hanno appena iniziato a lavorare, bisogna dargli tempo, tempo anche di sbagliare, come in Inghilterra all’inizio. Questo è rodaggio, poi l’impegno che si sono presi non è da poco, hanno comprato…il derby. Alla fine contano sempre i risultati, c’è chi vince e c’è chi perde, ma l’Inter è una buonissima squadra. Parlo di squadra. Solo che hanno fatto scelte poco chiare con idee poco chiare”.

La scelta di Pioli:
“Sono contento di questa scelta, contento che abbiano scelto un tecnico italiano. Fammi solo dire che questa è la strada giusta. Giocatori stranieri? Bisogna saperli mettere in campo in base alle loro caratteristiche e quelle degli avversari. Il calcio si fa così”.