La vita di Ibra in un docufilm
Si può odiarlo per i modi da sbruffone, si può amarlo solo quando gioca nella tua squadra e non te lo ritrovi contro, ma senza dubbio non si può discutere che Ibra sia il giocatore in grado di spostare gli equilibri e di risolvere da solo le sorti di una partita. Ieri e oggi, come riportato dal Corriere dello Sport, Zlatan Ibrahimovic vede la storia della sua vita in un docufilm. Una leggenda alle prime armi inizia la sua carriera nella periferia di Malmoe, in Svezia per consacrarsi con la maglia Ajax. I lancieri lo hanno fatto conoscere al grande calcio e portato in Italia a vestire la maglia della Juve di Capello dove vince scudetti, anche quello revocato e consegnato all’Inter. Già, proprio l’Inter sarà la scelta di Ibra per uscire dallo scandalo Calciopoli, perchè “è la squadra che tifavo fin da piccolo”.
Voleva fortemente l’Inter
Ibra ama l’Italia e la sua famiglia ama il nostro paese, a detta dei registi Magnus e Fredrik Gertten che aggiungono come Zlatan ambisse a giocare in Italia quando era all’Ajax. Poi una battuta sull’Inter: “Amava veramente l’Inter, è lì che voleva andare e alla fine ci è riuscito” proseguono i due. Nel film raccontiamo la sua vita dagli inizi di carriera con il debutto in maglia Malmoe del 1999, per passare agli anni conflittuali del periodo vissuto ad Amsterdam, fino al 2005 con le vittorie bianconere in Italia, con rare immagini d’archivio. Sulle sue origini slave i fratelli Gertten non hanno dubbi: “Lui è nato a Malmoe ed è 100% svedese, lui si sente scandinavo ed è l’orgoglio della nostra città”.