Un Hobre Vertical es para siempre
Hector Cuper compie oggi 61 anni, l’ Hombre Vertical (uomo tutto d’un pezzo) cosi soprannominato per via del suo carattere tenace, è stato un allenatore che non è ricordato per le sue vittorie ma per le sue sconfitte. La sua carriera, fin dai tempi del Mallorca, sarebbe potuta essere una delle più vincenti, ma quando la vittoria di una competizione era lì li per arrivare le sue sue squadre crollavano.
L’Esperienze di Mallorca e Valencia
Già nella sua prima stagione d’allenatore in Europa, Cuper riesce ad arrivare in finale della Copa del Rey con il Mallorca perdendo poi con il Barcellona nel 1998; L’ anno dopo disputò un’ottima coppa delle coppe arrivando fino alla finale ma incappando nuovamente nella sconfitta, questa volta fu la Lazio di Erickson ad averla vinta. Nel 1999 passò al Valencia dove vinse la supercoppa spagnola ma la maledizione delle finali non cessò in quanto perse due finali di Champions League consecutive nel 2000 e nel 2001 rispettivamente contro Real Madrid e Bayern Monaco.
La parentesi Inter
Venne scelto da Moratti nell’agosto del 2001, ripresentò anche in nerazzurro il suo 4-4-2 e questa stagione fu una delle più amare e deludenti della storia del nostro club; è l’anno del 5 maggio, sappiamo tutti come andò a finire con Calciopoli, ma l’Inter quel campionato l’aveva in mano e lo buttò al vento in casa di una Lazio senza alcun obiettivo nell’epilogo del campionato. Nella stagione successiva la sua Inter si classificò seconda in A e fu spiacevolmente eliminata dalla semifinale di Champions, che non raggiungeva dal 1981, pareggiando due volte con il Milan. Fu esonerato nell’ottobre 2004.