L’avvicinamento al derby
Cresce l’attesa in casa Inter per la “trasferta di Milano”. Non sembrano esserci dubbi sulla squadra che scenderà in campo domenica, salvo ripensamenti dell’ultim’ora: Pioli sceglierà il 4-2-3-1 con Handanovic tra i pali, difesa a 4 con Ansaldi e Santon ai lati di Miranda e Murillo. Al centro la qualità di Joao Mario che sarà supportato da Medel e un attacco formato da Candreva, con la novità di un maggior supporto del nazionale italiano in attacco (cosa che gli riusciva molto bene all’Olimpico), Banega trequartista affiancato a sinistra da Perisic e il capitano Icardi davanti. Nel pomeriggio si è provato anche il 4-3-3 con Banega out, un centrocampo formato da Brozovic, Joao Mario e Kondogbia e il tridente con Candreva, Icardi e uno tra Perisic ed Eder. (fonte Gazzetta.it)
Primi richiami di Pioli
Fin qui tutto bene, se non fosse che durante l’allenamento pomeridiano Pioli ha redarguito Joao Mario, l’uomo più importante e costoso del centrocampo, reo secondo il tecnico di aver smesso di correre dopo aver perso il pallone. Queste le parole riportate da Andrea Paventi di Sky Sport: “Si lavora tutti insieme, mai fermarsi quando si perde palla!”. Questo a lasciare intendere che i giocatori non possono più esser deconcentrati e molli negli allenamenti. I calciatori, secondo la filosofia di Pioli, dovranno lottare tanto in allenamento quanto nelle gare ufficiali, concetto tanto caro a Ibrahimovic e Mourinho che, a sentir loro, non vogliono mai perdere nemmeno una partitella.