Editoriale: L’urlo di Perisic tra i rimpianti nerazzurri
Inter superiore in tutto, anche nelle ingenuità
Com’è il bicchiere nerazzurro il giorno dopo il derby? Mezzo pieno o mezzo vuoto? A parere di chi scrive la stracittadina lascia più rimpianti che gioie, questo nonostante il pareggio acchiappato con le unghie in pieno extra time. Nel gioco e nei singoli l’Inter si è dimostrata superiore, purtroppo anche nelle ingenuità costate la doppietta di Suso, trasformato in Robben per una sera da Ansaldi. Il Derby lascia in eredità a Pioli la convinzione di avere una fuori serie tra le mani, fuori serie però concepita male, con tanti giocatori forti nelle stesse posizioni ed altrettanti non altezza in altre.
Le due punte sono imprescindibili
Una volta ancora e nonostante il cambio in panchina l’Inter si è dimostrata ‘vuota’ in attacco dove Icardi ha dovuto cantare e portare la croce risultando di conseguenza quasi nullo, sovrastato dalla tripla marcatura. Una volta ancora si è preferito appoggiare il numero 9 con giocatori adattati, Joao Mario su tutti, e poco avvezzi a giocare negli ultimi trenta metri, men che meno a cercare la via del gol. Alla fine le reti sono anche arrivate ma su situazioni ‘casuali’, la prima è un capolavoro di Candreva, l’altra è frutto di una carambola da fine gara, insomma non si potrà continuare a vivere a lungo sui gol trovati e non cercati.
Jovetic, l’uomo della svolta
Dicevamo, serve una seconda punta di fianco ai Icardi, già ma chi? Il nome che più susciterebbe entusiasmo nella tifoseria è certamente quello di Gabigol che però al momento, come ribadito anche da Pioli, è tutt’altro che inserito nel calcio italiano. L’uomo della svolta per il tecnico parmigiano potrebbe essere quindi colui che è subentrato nel finale del Derby ed ha portato in dote il calcio d’angolo da cui è nato il gol di Perisic, Stevan Jovetic. Il montenegrino potrebbe diventare l’acquisto interno di novembre, per caratteristiche e talento il 10 sarebbe certamente il partner migliore di Icardi, l’arma letale interna non utilizzata da De Boer e che ora potrebbe rivelarsi decisiva per Pioli.