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Inter: il problema è la fase difensiva, ma Pioli può migliorarla così

Il problema dell’Inter si conferma la fase difensiva, toccherà a Pioli trovare la soluzione

Per l’ennesima volta in questa stagione, l’Inter non riesce a mantenere inviolata la propria porta, con i nerazzurri che subiscono due reti anche nel derby. Sembra non esserci pace per il portierone sloveno Handanovic costretto anche ieri sera a raccogliere il pallone dalla rete per ben due volte. È proprio il caso di dirlo, il lupo perde il pelo ma non il vizio e infatti anche la “nuova” Inter targata Pioli non riesce a fare a meno di subire gol dall’avversario di turno. A bruciare ulteriormente è il fatto che a segnare contro i nerazzurri siano stati proprio i cugini rossoneri che, se non fosse stato per il gol nei minuti di recupero siglato da Perisic, avrebbero anche portato a casa i tre punti. Fase difensiva dunque che conferma di essere il tallone d’Achille dei nerazzurri nonostante il cambio in panchina. Da De Boer a Pioli il risultato in tal senso è cambiato poco, e l’equilibrio fra i reparti stenta a essere trovato.

Ecco cosa manca all’Inter di oggi per essere rocciosa in fase difensiva

L’Inter del triplete è ormai un dolce ricordo per tutti i tifosi nerazzurri e per gli appassionati di calcio in genere. L’Inter di adesso è cambiata nei giocatori e nella società e servirà forse ancora un po’ di tempo per tornare a quei livelli. I tempi dell’Inter di Mourinho sono ormai lontani, ma un paragone che possa far capire cosa aveva in più quella squadra rispetto a quella attuale si può fare. È vero l‘Inter di allora aveva una squadra eccezionale e un allenatore in grado di far rendere tutti al massimo, ma gli ingredienti principali erano la cattiveria agonistica e la fame di vittoria. Questi ingredienti non si possono comprare sul mercato, ma ci si può lavorare su proprio come fece lo Special One ai tempi. Tutti correvano e si aiutavano, si vinceva da squadra e poco importava se a fare tutta la fascia difesa e attacco era un campione come Eto’o, l’importante era vincere. Col sacrificio di tutti potevano coesistere anche quattro o cinque giocatori offensivi senza scoprire troppo la difesa. Aspettando indicazioni e rinforzi sul mercato, questo è quello che devono imparare i giocatori nerazzurri di oggi anche e soprattutto con l’aiuto di Pioli, perché dal passato si impara e se si vuole tornare a essere protagonisti bisogna imparare in fretta.