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(Esclusiva) Il pressing estivo di De Laurentiis su Icardi fu totale, l’Inter stava per cedere

Il rilancio fu continuo

La storia racconterà di un Icardi che resterà all’Inter e di un Napoli che si consolò col polacco Milik ma la stessa fu vicina all’essere scritta in maniera differente. Mauro Icardi quest’estate fu davvero vicino a diventare un nuovo giocatore del Napoli, il presidente partenopeo De Laurentiis fu protagonista di un pressing quasi ossessivo sull’argentino e su sua moglie. Se a Wanda Nara fu offerta una parte nel prossimo cinepanettone al centravanti venne inoltrata una proposta di 7,5 milioni di euro più bonus e la promessa di scritturare un film sulla sua vita, estrapolandolo dalla biografia tanto discussa che successivamente il classe 93 andrà scrivere.

L’Inter cercò un’alternativa

Per quel che riguarda l’offerta all’Inter per il cartellino di Icardi il Napoli partì da una cifra di 55 milioni di euro per arrivare all’ultima clamorosa proposta di 65 milioni più il cartellino di Manolo Gabbiadini, per un totale di 85, tra cash e contropartita tecnica. L’Inter più che per la cifra fu sul punto di accettare l’offerta per una questione di fastidio che la vicenda stava creando, anche a livello mediatico. La variante che portò alla fine il club nerazzurro a resistere, e quindi a tenersi Icardi, fu l’impossibilità di arrivare all’unico giocatore capace di sostitute l’ex Samp al centro dell’attacco interista, secondo Ausilio e soci, Pierre-Emerick Aubameyang. Il Borussia Dortumund informò il DS dei meneghini che non avrebbe ceduto il gabonese per nessuna cifra, almeno in questa estate.

Icardi e l’amore per l’Inter

Va detto in tutto ciò che più che Icardi stesso fu soprattutto la moglie agente Wanda ad essere persuasa dalla corte di De Laurentiis, il giocatore mai pressò in alcun modo l’Inter affinché lo cedesse, alla fine restò in disparte dalla vicenda concentrandosi solo sugli aspetti riguardanti il campo. Alla fine tutto si risolse con la sua permanenza all’Inter con annesso rinnovo, le cifre furono importanti ma decisamente inferiori a quelle che il bomber avrebbe percepito in caso di trasferimento in Campania.