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Caso Juventus-Biglietti N’drangheta, Agnelli: “Diamo biglietti ad ultras”

Un memoriale di Andrea Agnelli di ben sette pagine, a chiusura dell’inchiesta relativa al caso Juventus-Biglietti alla N’drangheta. “La Juventus difende l’ordine pubblico”. Questo quanto afferma il Presidente della Juventus.

“Il mantenimento dell’ordine pubblico soggiace a volte a delle necessità che, pur malvolentieri accettate, perseguono uno scopo primario. Appunto il mantenimento dell’ordine pubblico. Ma devo ribadirlo con fermezza, i biglietti oggetto di vendita riguardavano esclusivamente persone che guidano il tifo organizzato e rispetto alle quali nessun dipendente Juventus ha mai nutrito il benché minimo sospetto, anche solo di collusioni con associazioni criminali. Queste le parole riportate nel memoriale composto da Andrea Agnelli.

Il caso

Una intercettazione tra il security manager della Juventus e Rocco Dominiello, presunto affiliato alla cosca Pesce-Bellocco di Rosarno. Da lì, l’inchiesta. Andrea Agnelli ha voluto chiarire la questione vendita dei biglietti. Vendere biglietti per non creare tensioni tra gruppi ultras: questo era l’unico obiettivo della società. Andrea Agnelli fa presente che nessuno sconto o omaggio è stato riservato a categorie particolari: soltanto agli ultras che, nel caso della Juventus, sono quattro.

Andrea Agnelli chiude la questione facendo presente che, in caso di assenza di provvedimenti restrittivi nel confronti dei soggetti acquistanti i biglietti, tali ultrà possono partecipare all’evento sportivo. Ovviamente, devono essere in possesso di tessera del Tifoso, che è certamente un organo di controllo per garantire la sicurezza.

«La direttiva che ho dato è stata quella di ridurre al minimo i biglietti omaggio, lasciando una piccola dotazione alle singole direzioni, e due biglietti per ogni dipendente.  Tutti i tagliandi sono rigorosamente venduti previa presentazione del documento e della tessera del tifoso, in caso di gare in trasferta, per il tramite delle ricevitorie accreditate e in parte della biglietteria interna». Così conclude il Presidente della Juventus Andrea Agnelli la questione.