Tragedia Chapecoense, cade aereo diretto in Colombia
Un’immane tragedia che c’entra poco col mondo del calcio. O forse no, dato che a bordo dell’aereo caduto c’era la squadra della Chapecoense.
Tragedia riguardante una squadra di Serie A brasiliana, la Chapecoense. L’aereo con a bordo la squadra è precipitato nella notte, vicino all’aeroporto José Maria Cordoba.
La squadra si stava recando in Colombia per la finale di Copa Sudamericana. 81 pesone a bordo, 72 passeggeri e 9 di equipaggio. 48 membri della società e 21 giornalisti. I morti accertati sono 76.
La squadra si stava, appunto, dirigendo a Medellin, dove mercoledì prossimo avrebbe dovuto disputare l’andata della finale del sopracitato trofeo sudamericano, contro l’Atletico Nacional.
Ad incidente appena avvenuto, i superstiti potevano essere sei, a detta del comandante. Adesso, però, si spegnono le speranze di poter trovare vive le persone sempre di più. Alan Ruschel e il portiere Danilo sono stati i primi a raggiungere l’ospedale, il secondo però non è sopravvissuto. Poi è stata la volta di Jackson Follmann, che è stato però trasportato in un altra struttura per le gravi ferite riportate. Ancora, la hostess Jimena Suárez e, il quinto, il giornalista Rafael Henzel. Vivo anche il sesto e ultimo Helio Zampier.
Otto calciatori della prima squadra della Chapeconse, però, sono vivi poiché non sono saliti sull’aereo, dato che non erano convocati: Nemen, Demerson, Boeck, Andrei, Hyoran, Martinuccio, Moises e Nivaldo.