Andreolli non dà garanzie in difesa
Marco Andreolli è tornato all’Inter dopo una discreta stagione al Siviglia, che lo aveva visto al centro del progetto nella prima parte di stagione. Stagione conclusasi poi ai margini del club andaluso, a causa del lungo stop per un infortunio occorso a inizio 2016.
In questa annata, prima con De Boer e dopo con Pioli, il difensore, prodotto della Primavera dell’Inter, non aveva trovato molto spazio, con la coppia centrale Miranda-Murillo che aveva come unico sostituto il tanto sfiduciato Andrea Ranocchia. Nella difesa a tre di ieri, il solo Murillo è riuscito a fare una gara degna di un voto pari alla sufficienza, mentre Ranocchia non ha convinto per alcuni strafalcioni (ha lasciato libera l’area in occasione dell’1-1).
Andreolli, invece, si è reso autore di un paio di errori che potevano costare cari. Il punto più basso della prestazione del classe 1986 è stato il rigore dei cechi, con l’atterraggio plateale in area di Lafata. L’attaccante dello Sparta Praga era andato via agevolmente al centrale nerazzurro, che poi è stato salvato da Carrizo con la parata sul penalty. È giusto affermare che l’Inter non ha rischiato molto, ma in gran parte è colpa degli avversari troppo rinunciatari e svogliati per attaccare seriamente la porta nerazzurra. È però palese che errori come questo non possono garantire all’ex difensore del Chievo un gran numero di opportunità, con le gerarchie per affiancare l’inamovibile Miranda già ben definite: prima ci sono Murillo e Ranocchia, e con il ritorno di Medel le cose si complicheranno ulteriormente.
Se l’Inter andrà sul mercato per cercare un centrale, non sarà di certo frenata da Andreolli: una difesa con evidenti problemi di numeri e di qualità come quella nerazzurra deve cercare rinforzi altrove, perché gli elementi a disposizione in rosa non danno tranquillità.