Il capitano interista torna a Reggio Emilia dopo le polemiche con la Curva Nord!
Era il 1° febbraio del 2015 e l’Inter usciva sconfitta dal Mapei Stadium per 3-1.
Al termine di quella partita Icardi e Guarin affrontarono a muso duro i tifosi interisti, imbufaliti dopo la sconfitta.
Nei giorni seguenti a quell’episodio si parlò di un possibile addio di Icardi all’Inter. In realtà tutto si è poi sistemato e l’argentino proclamato capitano dei nerazzurri nella stagione seguente.
Il 16 ottobre 2016, però, alla vigilia del match casalingo contro il Cagliari, escono delle indiscrezioni sulla biografia di Mauro Icardi. Indiscrezioni che faranno arrabbiare non poco la Curva Nord, cuore del tifo nerazzurro.
Nelle pagine “incriminate”, del suo libro, Icardi, sui fatti accaduti a Reggio Emilia, racconta che al termine della partita ha lanciato maglia e pantaloncino a un bambino, poi aggredito da un capoultrà che gli ha portato via tutto per lanciarle verso il giocatore. Da lì sono nate le discussioni viste e riviste in televisione.
Biografia o ipocrisia?
Il racconto di Icardi prosegue con una serie di minacce ai capi della Curva Nord.
Nelle immagini televisive, però, del bambino a cui fa riferimento l’attaccante argentino non c’è traccia, si vedono solo i due giocatori, Icardi e Guarin affrontare a muso duro i tifosi, con il resto della squadra che prova a ristabilire la calma.
Ci si chiede come, in una società così importante come quella interista, possano accadere certi episodi.