Franco Dal Cin: “La figura del d.s. non esiste più, decidono i presidenti”
Franco Dal Cin, ex dirigente nerazzurro, asserisce che ormai la sua figura professionale non esiste più
In un’intervista concessa ai microfoni di TMW Radio, l’ex dirigente nerazzurro, Franco Dal Cin, disquisisce del ruolo del Direttore Sportivo, che ormai non conta più nulla, perchè a decidere sono i Presidenti.
Ecco le parole di Dal Cin
“C’è da ridere e preoccuparsi. Come è possibile che un giocatore come Carlos Tevez, a fine contratto, che pensa di smettere, per carità grandissimo calciatore, guadagni ora 38 milioni di euro? C’è qualcosa che non quadra”. Non è possibile che un calciatore che nella sua vita non ha mai preso tanto e sta per smettere si veda arrivare un’offerta del genere, è una cosa che non mi so spiegare“.
“Beh, nell’offerta a Cristiano Ronaldo c’è una logica. È il più grande calciatore di oggi, vincolato al Real Madrid. Un’offerta del genere avrebbe una sua logica, ma è diverso da un calciatore libero che arriva a prendere 38 milioni di euro. È un’operazione con mille punti interrogativi. È un ex calciatore, bravo, ma come può prendere 38 milioni di euro?“.
Chiedono a Dal Cin, come sia cambiato il calcio, dai tempi in cui portò Zico all’Udinese: “E’ cambiato tantissimo. Ci sono tante variabili: i cinesi, i russi, gli arabi. Quando parli di cifre non sai più molto. Un operatore italiano, abituato, a parte Berlusconi, Moratti o qualcun altro, non fa voli pindarici. L’Udinese o la Sampdoria, con 60-70 milioni di fatturato, non possono competere con queste società. In Premier League una società che vuole salvarsi compra un giocatore da 10 milioni di euro. In Italia, Pescara o Crotone, ma anche il Chievo, non fanno operazioni del genere“.
“Il direttore sportivo non esiste più, è un facente funzioni. Oggi è il presidente che decide. Sono rimasti davvero in pochi. Ausilio? È in balia di stranieri, come fa? Una volta il direttore sportivo ascoltava i consigli del presidente, oggi è il presidente a sentire i propri consiglieri e il direttore sportivo fa quello che dice il presidente. Porto l’esempio di Claudio Lotito, ma come lui se ne trovano tanti. Il mondo è cambiato e bisogna seguirlo senza pensare di fermarlo“.
Rispetto al closing del Milan: “Io due anni fa pensavo che fosse un po’ confuso. Dopo due anni non si è chiarito. Seguendola dall’esterno, è un po’ complicata. I cinesi veri, senza voler offendere nessuno, sono quelli dell’Inter: sono arrivati, hanno messo i soldi, hanno comprato il club e spenderanno. L’Inter avrà un grande futuro secondo me, il Milan non so. Due anni fa avevo dei dubbi, oggi li ho ancora“.