Il 2016 dell’Inter, un anno che passerà di certo alla storia
Senza ombra di dubbio il 2016 sarà un anno che verrà ricordato a lungo dall’Inter e dai suoi tifosi. Non tanto per i risultati sportivi, quelli sono stati piuttosto deludenti, ma sopratttutto a livello societario. L’ingresso di Suning ha riportato entusiasmo tra i tifosi nerazzurri, entusiasmo che non si vedeva dalla indimenticabile notte di Madrid. Dal 2010 infatti, si sono alternati allenatori, dirigenti, proprietà, presidenti e tanta tanta confusione, per non dire di peggio.
Dal punto di vista sportivo il 2016 iniziò con un Mancini ben saldo nel ruolo di condottiero e la speranza di ottenre un approdo in Champions che avrebbe garantito un ritorno nel calcio che conta dopo anni di anonimato. Nel corso dei mesi però l’egocentrismo del tecnico di Jesi ha portato una discesa inesorabile delle ambizioni di una squadra che fino a gennaio si era comportata alla grande, oltre le più rosee aspettative. Sono cominciate le guerre intestine, i piagnistei e quell’anarchia che ha più volte contraddistinto l’ambiente nerazzurro. Il periodo estivo è stato il più brutto e tormentato degli ultimi anni con un Mancini sull’orlo della “depressione” per il mancato acquisto del figlioccio Tourè e con la nuova proprietà cinese che cercava di capirci qualcosa a pochi giorni dal loro insediamento. Il patron Zhang Jindong ha commesso l’errore di affidare le decisioni di campo a Thohir e il risultato è stato l’ingaggio di Frank De Boer. Tenico capace ma buttato nella fornace interista a 10 giorni dall’inizio del campionato. I risultati sono stati pessimi, lo spogliatoio spaccato e una classifica che faceva venire i brividi.
Con l’avvento di Pioli pare sia tornato il sereno alla Pinetina, Suning ha cominciato a liberarsi dei rami secchi, Steven Zhang si è insediato a Milano e tutti i tasselli pare stiano tornando al posto giusto. Certamente la strada è lunga, le decisioni drastiche non sono di certo treminate ma la tempesta è passata. Il FFP da giugno scomparirà ( almeno si spera anche se in società sono convinti) e la potenza di fuoco di Suning potrà finalmente manifestarsi con il placet degli interisti che già pregustano un 2017 da sogno, un 2017 da Inter. Finalmente. Per questo motivo il 2016 dovrà essere ricordato come l’anno dove tutto è cominciato, l’anno dell’inizio di una nuova e entusiasmante storia.