Perisic stende l’Udinese
L’Inter vince a Udine una partita sofferta, difficile e faticosa. Il gol di Jankto sembrava aver indirizzato l’inizio di questo 2017 verso una delusione difficile da smaltire nella forsennata rincorsa per il terzo posto. Per ribaltare il risultato sono serviti due guizzi, due lampi improvvisi nel buio offensivo. I lampi di Ivan Perisic. Il croato è stato decisivo con il rasoterra nel recupero del primo tempo e lo stacco di testa nel finale del secondo. Un giocatore completo, che avrebbe nella velocità la sua migliore caratteristica ma riesce a far male anche in partite bloccate. Ad oggi è il jolly dell’Inter di Pioli, la carta da pescare per ribaltare situazioni difficili. Anche dal punto di vista tattico, visto che è stato impiegato da trequartista e da seconda punta in questa stagione. Oltre che da esterno, naturalmente.
L’alternativa a Icardi
I numeri in casa Inter parlano chiaro: dopo Icardi c’è Perisic. L’uno non è l’alternativa all’altro, sia chiaro. Ma i gol pesanti, spesso e volentieri, arrivano da loro due. L’argentino è a quota 14 reti, il croato a 6. Tutti preziosi quelli dell’ex Wolfsburg, a cominciare dal sigillo contro la Juventus. Poi il gol del pareggio contro il Bologna due settimane dopo, un punto procurato che diede il via alla crisi De Boer. Più di un mese di silenzio prima del gol che ha sbloccato il match contro il Crotone, poi concluso con un agile 3-0. Un risultato rotondo figlio della cavalcata vincente di Perisic, che poi ha agganciato il Milan in pieno recupero con il tap in del 2-2. Altra marcatura pesantissima, quasi come le due del Friuli. Prima doppietta stagionale, 6 reti in 18 presenze in A. Il vero jolly di Pioli per il terzo posto è lui.