(Esclusiva): Zazzaroni a 360 gradi su Inter, Ausilio, Mancini, Thohir e Simeone
Zazzaroni su Ausilio e Mancini
Ospite di Intedipendenza.net quest’oggi è Ivan Zazzaroni, queste le nostre domane al noto giornalista sportivo.
Partiamo subito soft, nei giorni scorsi è partito dal suo Twitter una provocazione nei confronti del d.s. dell’Inter Piero Ausilio dove lei dichiarava che Brozovic, Miranda e Perisic erano acquisti caldeggiati dal solo Mancini:
“Innanzitutto tendo a specificare che il mio non era un attacco al ds dell’Inter. Il mio twett stava a significare che quegli acquisti erano stati fatti su indicazione di Mancini in collaborazione naturalmente con Ausilio. Ti aggiungo che Brozovic inoltre era la quarta scelta. Il ds nerazzurro e Mancini avevano una grandissima sintonia per cui tutti gli acquisti erano condivisi“.
Allora, a tal proposito, quali sono stati i motivi per cui Mancini ha lasciato in estate?
“Mancini aveva chiesto pieni poteri ed aveva avuto un bruttissimo confronto con Thohir, il quale gli aveva proposto per due volte il rinnovo del contratto per poi sparire. Quando poi il Mancio è andato a parlare con i cinesi ed ha effettuato nuovamente tali richieste, Thohir ha trovato il modo di farlo esonerare. Mancini non ha mai deciso di andarsene e nemmeno ha fatto di tutto per farlo, chi ha scritto questo ha scritto delle bugie”.
Zazzaroni su De Boer e Pioli
Dopo l’esonero di De Boer, trova che il casting-allenatori sia stata una sceneggiata o un giusto metodo, per quanto innovativo,per non sbagliare allenatore?
“Il casting non è niente di innovativo. Tutte le società lo fanno, solo che viene sempre effettuato in maniera nascosta in quanto ci sono allenatori che non gradiscono essere messi in pubblica piazza come prima, seconda, terza o quarta scelta. Il casting è una bellissima cosa ma non può essere fatta in Italia. E’ stata una scelta sbagliata“.
Pioli è il tecnico giusto?
“Pioli per quel momento era tra quelle praticabili la scelta migliore, allenatore che conosce il campionato, molto serio e che certamente poteva dare molto di più di quello che ha dato De Boer. E’ stata la scelta più logica”.
Zazzaroni su Suning e futuro dell’Inter
Suning ha tanti soldi ma non può avere la passione di Moratti. Può bastare?
“Suning è un impero. Le sue facoltà economiche sono serie e certe. Per quanto riguarda la passione…Diciamo che quando hai soldi sei già molto avanti, specialmente se poi a questo si uniranno l’intelligenza, l’esperienza e un po di velocità. Quest’ultima è il vero limite dei cinesi in quanto aventi tempi e parametri diversi rispetto ai nostri. A tutto ciò si aggiunge che in materia devono ancora imparare qualcosa”.
Ultima domanda: Simeone allenatore dell’Inter. Pensa che sia una cosa concretizzabile in tempi brevi o rimane pura utopia?
“Tutto sembra indicare che nel 2018 Simeone possa passare all’Inter. Nel 2017 non era un piano attuabile in quanto ci avrebbero rimesso economicamente sia il Cholo che l’Inter. A meno che non succedano cose strane penso che nel 2018 l’allenatore sarà Simeone“.