(Esclusiva) Corrado Orrico: “Gagliardini mi ha sorpreso, con l’Inter ho tanti rimpianti”
Orrico: “Pioli allenatore giusto”
Oggi abbiamo ospite un nostro ex mister: Corrado Orrico. 25 anni fa esatti, il 19 Gennaio del 1992, l’ex tecnico della Lucchese dava le sue dimissioni.
Orrico, ha rimpianti per come è andata a finire con l’Inter?
Qualche rimpianto c’è. Le dimissioni forse furono un mio crollo nervoso. Alla fine le cose non stavano andando proprio male: eravamo quinti con una partita in meno. Tutto era ancora possibile. Alcune situazioni però mi hanno spinto a prendere quella decisione che poi ha lasciato in eredità tanto rammarico.
Voci vogliono che Orrico si fosse fatto qualche nemico in società.
Non direi. C’era l’avvocato Prisco che aveva idee politiche totalmente diverse dalle mie ma niente di più. È stata comunque una bella esperienza.
Passiamo al presente. Come vede l’Inter di Pioli? Può arrivare in Champions?
Il cambio da De Boer a Pioli è stato un toccasana per la squadra. L’olandese non era adatto al nostro calcio. Pioli invece è un fior di allenatore, serio e allenato al campionato italiano. Ha messo mano alla squadra valorizzandone i big. Perché ricordiamoci che l’Inter i campioni li ha.
Il problema ora è che non potranno più sbagliare una partita e di conseguenza la pressione si alzerà sempre di più. In ogni modo, in Champions può arrivarci.
Gagliardini le piace?
Molto. Mi ha sorpreso. Ha un atteggiamento maturo per la sua età. Ne è la prova il fatto che non si è fatto condizionare dall’emozione dell’esordio a San Siro. Ha tutte le qualità che servono ad un centrocampista. Sarà utile pure alla nazionale in futuro.
Ci sono altri giovani italiani che potrebbero avere un roseo futuro?
Bernardeschi e Chiesa. Il primo è vicino a diventare un fuoriclasse, manca davvero poco. Il secondo invece è un ottimo giocatore che è totalmente diverso dal padre. Lui era più egoista, amante del gol, il figlio invece, pur essendo meno tecnico ed elegante, ha molte più possibilità di gioco.
È forte fisicamente ed ha tanta cattiveria agonistica. Diventerà un giocatore molto molto forte.