La Stampa – Così Suning supera il FFP: il piano per aumentare i ricavi
Tra grandi colpi e piani per il futuro
“Non ho mai sentito citare Messi. Può darsi che si stia organizzando un grande colpo per il futuro, ma non hanno mai parlato dell’argentino” a dirlo è Massimo Moratti. Ieri l’ex presidente ha parlato ai microfoni dell’Ansa dopo aver pranzato con il figlio del patron dell’Inter, Steven Zhang, e ha fatto capire la potenza economica del gruppo Suning.
Non è una novità che Suning abbia una disponibilità economica che pochi possono vantare, ma oltre a questo da quando è arrivato Zhang a Milano la situazione sembra molto più tranquilla degli anni passati. Sulle pagine de La Stampa viene spiegato il piano economico di Suning per il futuro dell’Inter.
“Dalla Cina il gruppo Suning è arrivato all’Inter con biglietto di andata (compro il club, in Italia) e ritorno (lo promuovo, in Estremo Oriente). È una questione di quattrini, tanti, e di nome: come il Centro Sportivo Angelo Moratti, ribattezzato Suning Training Center. Per 15 milioni a stagione, fino al 2020, secondo stime non ufficiali. Una strategia che punta all’impennata dei ricavi, anche grazie a parti correlate, come già fecero Psg e Manchester City. Strumento efficace, ma da maneggiare con cautela, perché la Uefa vigila: «Nel caso di Psg e City fu fatto un collegio peritale per stabilire il valore equo della sponsorizzazione», avverte Claudio Sottoriva, del Dipartimento di Scienze dell’economia e gestione aziendale dell’Università Cattolica di Milano, che sul tema ha scritto un volume («L’applicazione del Financial Fair Play alle società di calcio»). Cioè: «Gli accordi vengono ricalcolati secondo un valore di mercato». Altrimenti si violano le norme del Financial Fair Play.
Il piano economico di Suning: come taglierà i costi e farà crescere i ricavi
Secondo quanto riporta il quotidiano, il Club di Corso Vittorio Emanuele sta lavorando duramente per rientrare nei paletti imposti dalla Uefa e chiudere il prossimo bilancio in pareggio. Altrimenti – si legge- , scatterà la multa: 7 milioni. Lo si farà tagliando i costi, of course, ma soprattutto facendo crescere i ricavi.
Tramite Suning, la sua rete e i suoi contatti in Cina. Come il recente accordo con Tcl Corporation, multinazionale dell’elettronica: una partnership che prevede pure la produzione di 5 milioni di televisori a 65 pollici griffati Inter. Non sarà facile, anche per le ragioni strutturali che hanno frenato la Juve, che pure arriva da cinque scudetti: la Premier lucida e promuove il marchio da dieci anni e per i club inglesi è così più facile firmare accordi regionali. Ci sarebbe anche il campo, perché poi l’obiettivo di Suning è tornare a vincere. Il che porta allo shopping, che ha appena consegnato Gagliardini, non a modiche somme (ma con prestito biennale), e per l’estate promette grandi nomi. Possibile? Sì, ma restando rigidamente dentro i parametri Uefa: specialmente l’equilibrio tra vendite e acquisti. Per non parlare di un’altra spia che può accendere l’interesse europeo: quando il costo del personale (stipendi) supera il 70% dei ricavi (escluse le plusvalenze). Al momento, sono sotto i 200 milioni”.