Palermo, Crotone e Pescara già retrocesse, altre 9 senza obiettivi. Un campionato da riformare
Squadre già retrocesse e altre senza obiettivi
Crotone, Palermo e Pescara sono praticamente già retrocesse. Dieci i punti racimolati dalle prime due in ventuno gare, 9 punti totali per il Pescara (che ha una gara in meno), undici le lunghezze che le separano dall’Empoli quartultimo ma che sembra ormai irraggiungibile. Le tre squadre, a diciassette partite dalla fine del campionato, per quanto visto fino qui, difficilmente rimonteranno e confermeranno la loro presenza nel Campionato di Serie A 2017/18.
La lotta salvezza sembra già chiusa a metà gennaio, ma c’è di più: otto squadre lottano per un posto in Europa, ma le altre dodici sono senza obiettivi. Per queste dodici squadre non conta più nulla, tre sono già retrocesse e le altre nove non hanno nulla di cui preoccuparsi. La somma dei punti delle ultime tre è la peggiore della A a 20 squadre dopo 21 giornate, con un distacco mai così ampio nella storia. Il Treviso, nel 2005/06 totalizzò il minor numero di punti in Seria A (21), e le ultime rischiano di fare peggio.
Un campionato noioso
L’Empoli, per dire, ha dei grossi problemi in attacco, con sole 10 reti realizzate in 21 partite, ma non sembra preoccuparsene troppo date le undici lunghezze di vantaggio su Crotone e Palermo. Le altre squadre non avrebbero quindi più interesse a fare punti in questa situazione e minerebbero la regolarità della corsa Champions delle prime in classifica. La volata Champions potrebbe essere determinata solamente dagli scontri diretti e non dalle partite con le squadre che a questo punto hanno poco da dire e da dare. Mezza Serie A ha già finito il campionato, senza motivazioni e senza bisogno di rinforzarsi nel mercato di gennaio. Urge una riforma della competizione al più presto con la riduzione del numero dei partecipanti per rendere il tutto più avvincente e “regolare”.