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Eder: da idolo della Samp a riserva da 13 milioni a Milano

Un anno fa l’azzurro viveva un momento d’oro

Appena un anno fa Martins Eder era l’uomo più ricercato del mercato invernale. L’ottimo avvio di stagione, con la maglia della Sampdoria, attirò su di lui l’attenzione di molti club europei. Primo su tutti il Leicester di Claudio Ranieri, che pochi mesi dopo avrebbe vinto una storica Premier League. L’italo-brasiliano, tuttavia, rifiutò l’offerta del club inglese, decidendo di lasciare Genova per trasferirsi a Milano, sponda Inter. Eder fu scelto personalmente da Roberto Mancini, all’epoca allenatore dei nerazzurri. Il tecnico jesino voleva una punta da poter affiancare a Icardi e la società decise di accontentarlo, spendendo in totale 13 milioni di Euro, tra prestito e obbligo di riscatto, per l’attaccante blucerchiato. Un investimento non da poco per un trentenne. Inizialmente Eder venne schierato da titolare, ma le continue prestazioni negative convinsero Mancini a rivalutare le sue scelte.

Addio alla nazionale?

Nonostante i sei mesi poco convincenti all’Inter, Antonio Conte decide di portarlo agli Europei in Francia, dove Eder gioca da titolare affianco a Graziano Pellè. L’eccellente competizione disputata dall’attaccante, tuttavia, non basta alla Beneamata. La società meneghina, in estate, decide infatti di acquistare, per quasi 30 milioni, il giovane Gabigol ed Eder pare destinato a un precoce addio. L’attaccante decide comunque di rimanere a Milano per giocarsi le sue chances. Sia De Boer che Pioli non gli concedono molto spazio, ma col tecnico parmigiano qualcosa sembra cambiata. Con l’attuale allenatore nerazzurro, pur non partendo quasi mai da titolare, Eder spesso riesce a ritagliarsi importanti spezzoni di partita. Inoltre Pioli ha portato compatezza e anche chi non gioca spesso, ora si sente parte integrante del gruppo. Ma siamo sicuri che questo basterà a Ventura per portare ancora Eder in nazionale?