Campionato finito a gennaio? AIC: “Playoff e playout come in Belgio”

Campionato finito a gennaio

Da poco è terminato il girone di andata ma ci sono almeno 20 squadre di Serie A che non hanno più alcun obiettivo, con Palermo, Pescara e Crotone già retrocesse a meno di miracoli clamorosi. Per Genoa, Sampdoria, Empoli, Udinese, Bologna, Cagliari, Chievo e Sassuolo infatti non sarà possibile raggiungere un posto in Europa e la salvezza tranquilla è ormai in tasca.

L’analisi di Repubblica è impietosa con il calcio italiano: “in Serie A ben 57 incontri nelle prossime 17 giornate non avranno ripercussioni sulla classifica. Finire tra il nono e l’undicesimo posto consente al club di avere 2,5 milioni in più di una tra il dodicesimo e il diciassettesimo posto, ma poco cambia.

Le televisioni dopo qualche mese dall’asta per il triennio 2018-2021 si ritrovano con un prodotto di scarso appeal con un divario tra A e B che è molto più accentuato rispetto a Premier League e Championship inglese. Così sostiene il presidente dell’Empoli Corsi. In più sarà facile in un campionato come questo vedere più reti proprio per effetto dei bonus stipulati nei contratti sul numero di gol realizzati.

AIC contro il Coni

Il presidente del Coni Malagò vuole la riforma dei campionati ma senza passare da 20 a 18 squadre. L’obiettivo è alzare il tasso qualitativo della competizione con stadi ammodernati e settori giovanili adeguati con riduzione in tre anni dei professionisti e un maggior paracadute in denaro per le squadre retrocesse.

L’Associazione Italiana Calciatori si è opposta. Il capo di AIC Damiano Tommasi propone invece di rendere più interessante il torneo prendendo a modello il Belgio, con introduzione di Playoff Scudetto e Playout, già presente in Serie B e Lega Pro. Piccata la risposta di Malagò: “non fa parte della storia culturale del nostro sport”. (fonte Calciomercato.com)