Inter, consigli per gli acquisti: Stephane Ruffier, poche parole ma tanti fatti
Ruffier: una vita in porta
Ruffier non è un giovane in rampa di lancio. È bene essere chiari da questo punto di vista. Questa rubrica ha sempre parlato di possibili nuovi volti pronti,o meno, ad esplodere. Oggi però faremo un eccezione. Perchè? Perché oltre che alle nuove leve è sempre giusto dare un occhio alle occasioni low-cost che può offrire il mercato.
Stephane Ruffier nasce ad Aviron Bayonnais il 27 Settembre 1986. Sin da piccolo spicca per la sua statura, non è un gigante ma è molto grosso. Il caso vuole che madre natura non gli donasse dei piedi molto educati, per questo il suo percorso è sempre stato lineare.
Il suo destino è sempre stato incastonato fra due pali ed una traversa. È un portiere vecchio stampo, molto affidabile e sicuro. Poche parole e pochi regali ai fotografi. È in linea con ciò che la scuola francese chiede al ruolo: uscire.
Il tempismo è tutto
È forse questa la sua migliore caratteristica. Sa scivolare molto bene sul manto erboso. Nonostante la grande mole è in grado di scegliere il tempo giusto per effettuare i propri interventi. È cresciuto nel settore giovanile del Monaco dove è stato molto apprezzato.
Per questo è stato per anni il titolare dei monegaschi. Quando sembrava che la sua carriera dovesse subire una svolta decisiva,complici le 2 presenze in nazionale maggiore, con presunti voci sul’Atletico Madrid o la Roma, si trasferì al Saint Etienne.
Da qui non si è più mosso. L’impressione è che sia un giocatore che non patisca molto la concorrenza e che abbia bisogno di giocare sempre per rendere.
Da Inter?
Si dice che Handanovic abbia voglia di provare un’altra esperienza. Se così fosse non vi è dubbio che Ruffier sarebbe in grado di sostituire degnamente lo sloveno. D’altronde il monegasco appartiene a quella larga schiera di portieri che non è mai stata pubblicizzata quanto doveva. Una chanche in una grande squadra se la meriterebbe.
Arrivato alla soglia dei 31 anni potrebbe pure essere visto come soluzione per il ruolo di vice. D’altronde Carrizo non sembra poter assicurare la stabilità che una buona alternativa di un top club deve avere. In ogni caso, l’attuale portiere del S. Etienne è una buona occasione da cogliere. Tutti meritano un opportunità.